PIETRAVECCHIA - MELOSA

IM6

Provincia
LIGURIA
Provincia
IM
Descrizione
E’ l’area carsica protetta a maggiore altitudine (2039 m al M. Pietravecchia), che racchiude la più profonda cavità della Regione (Grotta della Melosa -253 m). Oltre ad eccezionali peculiarità naturalistiche e paesaggistiche, l’area è di grande interesse per la varietà delle morfologie superficiali (karren) ed ipogee con ricchissime testimonianze di carsificazioni cenozoiche.
Superficie interessata (ha)
800
Comuni
PIGNA
Bacino imbrifero
NERVIA
Caratteristiche geolitologiche
Sedimenti carbonatici cretacico-eocenici: calc. marnosi e marne (400-500 m di potenza), calc. nummulitici del Luteziano, marginali coperture flyschoidi
Caratteristiche geomorfologiche
Carso di tipo oro-mediterraneo ad evoluzione nivo-pluviale. Settore estremam. carsificato nei calc. nummul., con grandi falesie (Pietravecchia), con scivolamenti gravitativi. Campi solcati a forme aperte (Cassera, Cornae). Gole e morfologie erosive, in parte ereditate nella Valle dei Rii.
Caratteristiche idrogeologiche
La fitta tettonica fragile e le coperture torbiditiche hanno frazionato i corpi idrici. Al Pietravecchia l’unico sistema idrocarsico perenne è quello dell’Abisso del Pietravecchia-Fontana di S. Martino (dimostrato dal tracciamento con fluoresceina): le acque tipicamente bicarbonato-calciche, con costanza dei parametri chimico-fisici (conducibilità sp. tra 180 e 225 microSiemens/cm; Ca ca. 40 parti per milione; solfati ca. 5 ppm). Le altre sorgentelle stagionali nel Nummilitico (es. Grotta E 8) hanno una durezza totale intorno ai 10 °francesi. Verso il fondovalle, quota 900 m, la Sorgente del Pertusu, perenne, in corrispondenza di un affioramento di calcari del Cretacico, ha una durezza totale media di 14 °fr. (conducibilità sp. media 310 mS/cm) e tasso di solfati di 14 ppm.
Nella Grotta della Melosa le acque, provenienti in parte da perdite del Rio della Melosa, hanno un tasso idrotimetrico di 9 °fr.: malgrado due tentativi di colorazione non è stata sinora individuata la risorgenza. Il campo solcato della Cassera e la Valle dei Rii, hanno come esutore la risorgenza del Rugliazzo, q. 540 m, ed il troppopieno della Grotta del Rugliazzo: la sorgente, perenne (con massime di 4000-5000 l/s), è alimentata anche dalla perdita del Rio Brighetta (al contatto tra flysch e calcari nummulitici, come dimostrato da un tracciamento con fluoresceina nel 1972), presenta un tasso idrotimetrico medio di 12° francesi.
Caratteristiche speleologiche
Malgrado le coperture torbiditiche che limitano (Pietravecchia, M. Corma) gli affioramenti nummulitici alle falesie o a piccole aree (Cornae, Cassera) la carsificazione è estremamente sviluppata ed evoluta. Il carsismo superficiale negli affioramenti nummulitici è sviluppato con karren fortemente incisi, con particolare ricchezza di micromorfologie di dissoluzione, in cui predominano le forme aperte (scanellature rettilinee, a cresta e meandriformi), oltre a bogaz e numerosi pozzetti (specie tettonici o poco modificati dalla corrosione). Solo al Pietravecchia sulle falesie e nella ridottissima area Cornae-Marixe sono state esplorate una sessantina di cavità. Gli arretramenti delle falesie nummulitiche e gli scivolamenti gravitativi (favoriti dalla neotettonica plioquaternaria), oltre all’incisione della Valle dei Rii, hanno sezionato sia al Pietravecchia, sia al M. Corma decine di cavità, mettendo in evidenza una eccezionale carsificazione cenozoica (Oligo-Miocenica), es. con grandi cavità freatiche (come la Grotta F 7 a quota 1940 m), sviluppatesi in condizioni di lenta falda subalvea, con formazione di condotte dovute a corrosione per miscela di acque. Presenti numerosi approfondimenti vadosi fossili (cenozoici). Diffusi sono i pozzi, legati alla fitta fratturazione, spesso tipo “fusoidi”, dovuti a dissoluzione e processi chimioclastici. Tra le cavità attive l’Abisso del Pietravecchia (E 1-E 2), oltre a morfologie freatiche fossili, presenta una serie di pozzi dovuti sia agli approfondimenti vadosi, sia a dissoluzione delle acque di percolazione (depositi di mondmilch attivi). Nella Grotta della Melosa a condotte freatiche fossili nel Nummulitico, fa seguito una grande forra di erosione gravitazionale (nei calcari marnosi del Cretacico). Attiva, sino al sifone terminale intasato da potenti depositi argilloso-limosi.
LE GROTTE PIU’ PROFONDE LE GROTTE PIU’ LUNGHE
Grotta della Melosa 253 m Grotta della Melosa 1600 m
Abisso Zunco 110 m Abisso del Pietravecchia 304 m
Abisso del Pietravecchia 90 m Grotta F 7 130 m
Grotta del Carmo Ciaberta 50 m Abisso Zunco 120 m
Pozzo del Monte Corma 47 m Grotta gr. Cava della Diga 105 m
Tana de’ Cornae 46 m Grotta del Carmo Ciaberta 100 m
Copertura vegetale e uso del suolo
Bosco misto, ceduo, sopratt. con carpino nero e roverella; irregolare copertura a conifere (pino silvestre), nei settori più elevati: lariceti, abetine ad abete bianco. Anche faggete. Settori a castagneto presso la Brighetta.
Pascolo estivo in limitate zone marginali. Castagneti in relativo stato di abbandono.
Altre caratteristiche
Interesse paesaggistico e panoramico eccezionale
Reperti preistorici (Valle dei Rii). Resti di una sepoltura eneolitica nella Grotta Grande sotto la Cava della Diga
Numerose specie endemiche nella flora dei calcari e tra la fauna troglobia
Bibliografia
AMELIO M. (1973)- Monte Pietravecchia: grotta F 7. Boll. G. S. Imperiese CAI, 3 (3): 42-43.
AMELIO M., Bonzano C. (1986)- Osservazioni sui crani di chirotteri racolti in alcune grotte delle Alpi Liguri. Atti Conv.Int. Carso Alta Montagna, Imperia1982, 2: 283-298.
BAISSAS P. (1969)- Grotte set avens de la Brigue (A.M.). Bull. Musee Anthr. Prehist. Monaco, 14: 187-206.
BOLOGNA M., VIGNA TAGLIANTI A. (1985)- Fauna cavernicola delle Alpi Liguri. Ann. Museo Civ. St. Nat. “G. Doria” Genova, 84 bis (1984): 1-389.
BONZANO C., AMELIO M. (1977). Sintesi della fauna cavernicola della Provincia di Imperia. Boll. G. S. Imperiese CAI, 7 (8): 15-47.
CALANDRI G. (I97I)- Alcune cavità in territorio francese. Boll. G. S. Imperiese CAI, 1 (1): 25-30.
CALANDRI G. (1972)- Attività del Gruppo Speleologico Imperiese CAI. Rass. Speleol. Ital., Como, 24 (1): 96-97.
CALANDRI G. (1972)- Il Gruppo Speleologico Imperiese CAI. Imperi Oggi, 6: 7-8.
CALANDRI G. (1972)- Attività del Gruppo Speleologico Imperiese CAI nel 1971. Rass. Speleol. Ital., Como, 24 (3): 248-249.
CALANDRI G. (1972)- Nuovi rami nella Grotta della Melosa.Rass. Speleol. Ital.. Como, 24 (4): 401.
CALANDRI G. (1972)- Il fenomeno carsico nella Provincia di Imperia. Tesi di Laurea, Univ. Genova, 3 voll. (inedita).
CALANDRI G. (1972)- Grotte della Provincia di Imperia. Elenco catastale dal n.572 al n.751 Li/IM. Imperia: 1-50.
CALANDRI G. (1976)- Grotta della Melosa: -253. La cavità più profonda della Liguria. Notiziario S.S.I.,6: 113.
CALANDRI G. (1978)- Caratteri del fenomeno carsico nella Provincia di Imperia. Preprints Atti XIII Cong. Naz. Speleol., Perugia 1978.
CALANDRI G. (1979)- Grotta della Melosa. La cavità più profonda della Liguria. Speleologia, Riv. S.S.I., 1: 4-7.
CALANDRI G. (1982)- Elenco catastale delle Grotte dell’Imperiese dal n.771 al n.850 Li/IM. Imperia: 1-18.
CALANDRI G. (1982)- La Grotta della Melosa in Val Nervia (Liguria occ.). Guida esc., Conv. Int. Carso Alta Montagna, Imperia 1982: 1-13.
CALANDRI G. (1983)- Dati catastali delle Grotte dell’Imperiese dal n.1084 al n.1193 Li/IM. Imperia: 1-22.
CALANDRI G. (1986)- Morfologia carsica del versante orientale del Monte Pietravecchia (Prov: Imperia). Atti Conv. Int. Carso Alta Montagna, Imperia 1982, 2: 73-83.
CALANDRI G. (1986)- Le sorgenti carsiche dell’alta Val Nervia (Prov. Imperia). Atti Conv. Int. Carso Alta Montagna, Imperia 1982, 2: 241-256.
CALANDRI G. (1988)- Il carsismo e la speleologia nel territorio di Pigna. In Pigna, Cartoguide De Agostini, Novara: 12-17.
CALANDRI G. (1988)- La Grotta grande di Tenarda in alta Val Nervia. Riviera dei Fiori, Imperia, 42 (6): 40-49.
CALANDRI G. (1989)- Le sorgenti carsiche delle Alpi e Prealpi Liguri. Atti XV Congr. Naz. Speleol., Castellana Grotte 1987: 381-398.
CALANDRI G. (1990)- Alta Via dei Monti Liguri. Punti idrici in territorio imperiese. G.S. Imperiese CAI: 1-18.
CALANDRI G. (1992-1993)- Ricerche sulla CO2 nelle grotte dell’estremo Ponente Ligure. Le Grotte d’Italia, Atti XVI Congr. Naz. Speleol., Udine 1990: 175-185.
CALANDRI G. (1993)- Il carsismo dell’Imperiese: una storia lunga venti milioni di anni. In Cresta, Guida Alpi Liguri, Sagep: 32-33.
CALANDRI G. (1995)- Le sorgenti del M. Pietravecchia (IM): aspetti idreogeochimici.Boll. G.S. Imperiese CAI, 25 (45): 7-16.
CALANDRI G. (2000)- La Grotta dei Rugli ed il Monte Toraggio. Regione Liguria- Comunità Montana Intemelia: 1-64.
CALANDRI G. (2003)- Carsismo e grotte del Monte Pietravecchia (Alta Val Nervia, Prov, Imperia). G. S. Imperiese CAI: 1-54.
CALANDRI G. (2009)- Aggiornamento al Catasto Speleologico Ligure. Cavità dell’Imperiese dal n.1501 al n.1600 Li/IM. Regione Liguria, Del. Speleol, Ligure: 1-52.
CALANDRI G. et al. (1981)- Speleologia In Alpi Liguri, Guida dei monti d’Italia, CAI-TCI: 72-97.
CALANDRI G., AMELIO M. (1986)- Il Mondmilch dell’Abisso del Pietravecchia (Prealpi Liguri). Atti Conv. Int. Carso Alta Montagna, Imperia 1982, 2: 259-262.
CALANDRI G., CAMPREDON R. (1982)- Geologia e carsismo dell’alta Val Nervia e Argentina (Liguria occ.). Guida esc., Conv. Int. Carso Alta Montagna, Imperia 1982: 1-30.
CALANDRI G., PASTORELLI A. (2003)- Grotte e carsismo del Monte Corma (Alta Val Nervia-Provincia di Imperia). S. C. CAI Sanremo: 1-64.
CALANDRI G., RAMELLA L. (1977)- La grotta più profonda della Liguria in Val Nervia. Riv. Mensile CAI, 98 (5-6): 209.
CALANDRI G., RAMELLA L. (1977)- Grotta della Melosa. Mondo Archeologico, 21: 51-53.
DE MARTIN B., PASTORELLI A. (1999)- Lo Jodel: storia di una esplorazione. Lux in Tenebris SCS, 6 (6): 15-17.
DINALE G., RIBALDONE G.B. (1961)- Primo aggiornamento al Catasto Speleologico Ligure. Rass. Speleol. Ital., Como, 13 (3): 81-114.
GRIPPA C. (1973)- I nuovi rami superiori della Grotta della Melosa. Boll. G. S. Imperiese CAI, 3 (3): 44-45.
MAIFREDI P. (1962)- Attività del G. S. Ligure “A. Issel” dall’anno 1956. Rass. Speleol.Ital., Como, 14 (2): 120-121.
MAIFREDI P. (1962)- Relaz. Della campagna di ricerche del GSL “A. Issel” nell’Imperiese con contributi C.N.R. e S.S.I. Notiz. Speleol. Ligure, 3 (1-2-3): 12-17.
PASTORELLI A. (1997)- Considerazioni sulla colorazione alla Grotta della Melosa. Lux in Tenebris, SCS, 4 (4): 26-27.
PASTORELLI A. (1999)- Il carsismo dell’alta Val Nervia (Prealpi Liguri). La Rivista del CAI, 120 (118): 61-64.
PASTORELLI A. (2001)- Il sistema idrogeologico Abisso del Pietravecchia-Fontana San Martino. Lux in Tenebris, SCS, 8 (8): 12-14.
PASTORELLI A., DE MARTIN B. (1996). Note idrologiche del settore Melosa-Monte Corma. Lux in Tenebris, SCS, 3 (3): 27-30.
RAMELLA L. (1976). Grotta della Melosa -253. Boll. G. S. Imperiese CAI, 6 (6): 14-21.
Inquadramento geografico
L’area è costituita dal massiccio del Pietravecchia sino al M. Grai (m 2015) e dalla zolla del M. Corma, in continuità di calcari nummulitici con Tenarda-La Cassera-La Brighetta sino al fondovalle del Nervia. Il M. Pietravecchia, che chiude la testata della Val Nervia, costituisce lo spartiacque (confine con la Francia) con la Val Bendola: La struttura della montagna è massiccia, con grande energia dei rilievi ed elevatissimi dislivelli ed acclività, oltre ad una netta asimmetria dei versanti: i lati occidentali e meridionali sono ripidissimi, con una serie di falesie nel Nummulitico e nei marno calcari del Cretacico; mentre il versante settentrionale è a linee molto dolci per il substrato torbiditico, ricoperto da conifere. La zolla del M. Corma (m 1569), quasi allo spartiacque tra V. Nervia e V. Argentina, separata dal Pietravecchia da alcune faglie, è un grande blocco, molto fratturato,debolmente immerso a SE, con grandi falesie ricoperte da sottili depositi torbiditici. A SE le falesie calcaree si continuano nei valloni dei Rii e dell’Arme, nei calcari nummulitici, che scendono con forte pendenza, disegnando i campi solcati della Cassera, sino ai ripidi contrafforti della Brighetta ed al fondovalle dell’alto Nervia.
Inquadramento geologico
L’area fa parte del Dominio paleogeografico Delfinese-Provenzale (copertura sedimentaria del massiccio cristallino dell’Argentera): qui affiorano, in serie normale, solo i depositi cretacico-eocenici, prevalentemente carbonatici. In alto al Pietravecchia ed al M. Corma si estende, a coprire il Nummulitico, la formazione delle “Marne Priaboniane” (Eocene sup.) a sedimentazione pelagica. Sotto le “Marne” si sviluppa la banconata (potente ca. un centinaio di metri) dei compatti calcari nummulitici del Luteziano (Eocene medio): sono biomicriti a sedimentazione neritica, a facies spiccatamente carbonatica (oltre il 90% di carbonato di calcio). Il calcare nummulitico è il risultato dell’accumulo organico in mare caldo, poco profondo, ricchissimo (specie sul fondo, organismi bentonici) di vita vegetale ed animale. La bancata nummulitica è sottesa da livelletti marnoso-calcarei (Paleocene?), che, a zone (es. Fontana di S. Martino), fungono da livelli idrici di base, e quindi dalla potente (spessore ca. 400-500 m) serie marnoso-calcarea del Senoniano (Cretacico sup.). Si tratta di emipelagiti (depositi fini in mare aperto e profondo), a spiccata variabilità di facies: se al Pietravecchia non risultano carsificabili, molto più in basso nel settore della Sorgente del Pertusu, il Cretacico ha facies spiccatamente carbonatica, in strati metrici. Mentre la Grotta della Melosa è sviluppata principalmente nei calcari marnosi del Cretacico per approfondimenti vadosi (inizialmente freatici); e ancora il traforo idrogeologico Brighetta-Rugliazzo è (sia pure con condotti di limitate dimensioni) nella stessa formazione. Nel Cretacico la plasticità della formazione ha favorito fortissime deformazioni della tettonica plicativa. La struttura dell’area è globalmente sinclinalica (immersa a SE), ma la tettonica fragile (faglie verticali) ha compartimentato il settore in una serie di blocchi, con strutture tipo “graben”, che hanno favorito una elevata carsificazione. La struttura monoclinalica, a marcata pendenza, è evidente nella fascia della Cassera. Morfologia e carsificazione attuale sono legate al poderoso sollevamento pliopleistocenico, che ha ripreso e riattivato la tettonica fragile, innescando, tra l’altro, grandi scivolamenti gravitativi nel Nummulitico, per la diversa competenza con il substrato dei marno-calcari del Cretacico.

Grotte conosciute in quest'area: 104


LI816 POZZETTO I SOTTO CIOAGNO wgs84: 43.975879N 7.701135E Q.
LI1981 GARBASSO wgs84: 43.9834667N 7.6831E Q.1515
LI1839 ABISSO ZUNCO wgs84: 43.9834667N 7.6831E Q.1515
LI628 ABISSO E 1 wgs84: 43.9868595N 7.6712151E Q.
LI376 GROTTA GRANDE SOTTO LA CAVA DELLA DIGA wgs84: 43.9811976N 7.6955304E Q.1250
LI371 GROTTICELLA DI TENARDA wgs84: 43.9803197N 7.6935547E Q.1300
LI812 TANETTA F.6 wgs84: 43.9863357N 7.660075E Q.1986
LI622 TANETTA DI MONTE BIGNONE wgs84: 43.8731873N 7.7333074E Q.1278
LI1514 POZZETTO E 20 wgs84: 43.9714746N 7.670557E Q.1710
LI1510 GROTTA F 10 wgs84: 43.9856414N 7.6616676E Q.1959
LI1511 GROTTA F 11 wgs84: 43.9856414N 7.6616676E Q.1940
LI1512 TANA E 18 wgs84: 43.9864748N 7.6700013E Q.1700
LI1515 RIPARO E 21 wgs84: 43.9842525N 7.6675012E Q.1650
LI1516 CAVERNA E 22 wgs84: 43.9845303N 7.6669456E Q.1660
LI1517 TANA E 23 wgs84: 43.9848081N 7.6666678E Q.1665
LI1518 TANA E 24 wgs84: 43.9848081N 7.6650011E Q.1700
LI1519 TANETTA E 25 wgs84: 43.9848081N 7.6638899E Q.1690
LI1520 RIPARO E 26 wgs84: 43.9853637N 7.6694457E Q.1700
LI1521 POZZETTO E 27 wgs84: 43.9864748N 7.6675012E Q.1795
LI1522 GROTTICELLA E 28 wgs84: 43.9864748N 7.6675012E Q.1800
LI1523 POZZETTO E 29 wgs84: 43.9859193N 7.6700013E Q.1720
LI1524 POZZETTO E 30 wgs84: 43.9867526N 7.6675012E Q.1815
LI1525 POZZETTO E 31 wgs84: 43.9867526N 7.6675012E Q.1832
LI1526 FESSURA E 32 wgs84: 43.9959194N 7.6725012E Q.1655
LI1527 TANA E 33 wgs84: 43.9959194N 7.6725012E Q.1660
LI1528 TANA E 34 wgs84: 43.9959194N 7.6725012E Q.1665
LI1529 POZZETTO E 35 wgs84: 43.997586N 7.6655565E Q.1850
LI1530 POZZETTO E 36 wgs84: 43.997586N 7.6658343E Q.1840
LI1531 GROTTICELLA E 37 wgs84: 43.9845303N 7.6697235E Q.1610
LI1532 POZZO E 38 wgs84: 43.9859193N 7.6700013E Q.1725
LI1533 POZZETTO E 39 wgs84: 43.9856415N 7.6700013E Q.1720
LI1534 POZZO E 40 wgs84: 43.9859193N 7.6833351E Q.1735
LI1535 POZZO E 41 wgs84: 43.986197N 7.6675012E Q.1700
LI1536 BUCO INFERIORE SOTTO LA MELOSA wgs84: 43.9861971N 7.6786127E Q.1290
LI1537 GROTTA SOTTO LA MELOSA wgs84: 43.9861971N 7.6786127E Q.1300
LI1538 GROTTA JODEL INFERIORE wgs84: 43.987586N 7.6813906E Q.1535
LI1539 GROTTA JODEL SUPERIORE wgs84: 43.987586N 7.6813906E Q.1545
LI1540 POZZETTO DELLA CIMA DI MONTE CORMA wgs84: 43.9870305N 7.6836129E Q.1590
LI1541 POZZO SOPRA POGGIO TENARDA wgs84: 43.9820304N 7.6869464E Q.1470
LI1542 POZZETTO DELLE CIAPPE wgs84: 43.9798082N 7.6880576E Q.1400
LI1543 CONDOTTA SOTTO POGGIO TENARDA wgs84: 43.9789748N 7.6880576E Q.1275
LI1513 TANA E 19 wgs84: 43.9864748N 7.6675012E Q.1715
LI1145 POZZETTO DELLA MELOSA wgs84: 43.9867194N 7.682441E Q.1545
LI1146 POZZETTO PRIMO DEL MONTE CORMA wgs84: 43.9832148N 7.6830173E Q.1470
LI1147 CAVERNETTA DEL MONTE CORMA wgs84: 43.9830319N 7.6827719E Q.1450
LI1148 RIPARO NELLA VALLE DELLE TANE wgs84: 43.9808198N 7.6783322E Q.1020
LI1149 TANA E 17 wgs84: 43.9843378N 7.6711467E Q.1610
LI1142 TANETTA SOTTO LA PENNA DELLA CASSERA wgs84: 43.969865N 7.6886729E Q.680
LI1143 TANA SOPRA LA 387 LI wgs84: 43.9795546N 7.6935715E Q.1270
LI1144 POZZO SOPRA LA VALLE DEI RII wgs84: 43.981099N 7.6947845E Q.1280
LI1138 RIPARO SOPRA LA CONFLUENZA wgs84: 43.9948661N 7.686239E Q.1050
LI818 TANETTA SOTTO CIOAGNO wgs84: 43.9732966N 7.6974488E Q.
LI813 GROTTA F.7 wgs84: 43.9861056N 7.6606328E Q.
LI814 GROTTICELLA F.8 wgs84: 43.9860969N 7.6598848E Q.
LI815 RIPARO SOPRA LA 263 LI wgs84: 43.9462934N 7.6823377E Q.
LI817 POZZETTO II SOTTO CIOAGNO wgs84: 43.9730294N 7.697704E Q.
LI808 TANA F.2 wgs84: 43.9861042N 7.6605081E Q.
LI809 RIPARO F.3 wgs84: 43.9860998N 7.6601341E Q.
LI810 RIPARO F.4 wgs84: 43.9860998N 7.6601341E Q.
LI811 TANA F.5 wgs84: 43.9863248N 7.6601291E Q.
LI807 TANA F.1 wgs84: 43.9861056N 7.6606328E Q.
LI646 SORGENTE DEL RUGLIAZZO wgs84: 43.9662201N 7.6848888E Q.
LI647 GROTTA DI RUGLIAZZO wgs84: 43.9652401N 7.685783E Q.
LI638 POZZETTO E 11 wgs84: 43.986572N 7.6697252E Q.
LI639 POZZETTO E 12 wgs84: 43.986482N 7.6697272E Q.
LI640 POZZETTO E 13 wgs84: 43.9862933N 7.6689832E Q.
LI641 POZZETTO E 14 wgs84: 43.9862933N 7.6689832E Q.
LI642 GROTTA E 15 wgs84: 43.9871309N 7.6713337E Q.
LI643 GROTTA E 16 wgs84: 43.9868595N 7.6712151E Q.
LI644 TANA SOTTO LA BRIGHETTA wgs84: 43.9669746N 7.6878639E Q.
LI631 GROTTA E 4 wgs84: 43.9871309N 7.6713337E Q.
LI632 RIPARO E 5 wgs84: 43.9865909N 7.6713458E Q.
LI633 TANA E 6 wgs84: 43.9865894N 7.6712211E Q.
LI634 RIPARO E 7 wgs84: 43.9872326N 7.6723291E Q.
LI635 GROTTA E 8 wgs84: 43.9874111N 7.6722004E Q.
LI636 RIPARO E 9 wgs84: 43.9856109N 7.6722405E Q.
LI637 GROTTA E 10 wgs84: 43.9852436N 7.6716252E Q.
LI624 GROTTA DEL CARMO CIABERTA wgs84: 43.9947525N 7.6764016E Q.
LI625 TANETTA DEL GRAI wgs84: 43.9952492N 7.6726491E Q.
LI626 GROTTA DEL GRAI wgs84: 43.9954277N 7.6725204E Q.
LI627 POZZETTO DEL GRAI wgs84: 43.9954277N 7.6725204E Q.
LI629 ABISSO E 2 wgs84: 43.9866794N 7.6712191E Q.
LI630 GROTTA E 3 wgs84: 43.9871309N 7.6713337E Q.
LI623 POZZO DEL MONTE CORMA wgs84: 43.9843806N 7.6826174E Q.1530
LI388 RIPARO DELLA VALLE DELL'ARME wgs84: 43.9799918N 7.6924398E Q.1280
LI394 GROTTA 1 DELLA VALLE DELL'ARME wgs84: 43.9794874N 7.6955679E Q.1185
LI382 GROTTA 2 DELLA GOLA wgs84: 43.9796589N 7.6948161E Q.1190
LI383 GROTTA 1 DEL MONTE CORMA wgs84: 43.9840148N 7.6821267E Q.1500
LI384 GROTTA 2 DEL MONTE CORMA wgs84: 43.9836548N 7.6821347E Q.1500
LI385 GROTTA 3 DEL MONTE CORMA wgs84: 43.9831248N 7.6830193E Q.1500
LI386 GROTTA 2 DELLA VALLE DELL'ARME wgs84: 43.9791316N 7.6959497E Q.1210
LI387 GROTTA 3 DELLA VALLE DELL'ARME wgs84: 43.9796375N 7.6929463E Q.1250
LI377 RIPARO DELLA DIGA wgs84: 43.980929N 7.695661E Q.1800
LI378 CAVERNA (o GROTTA) DELLA DIGA wgs84: 43.9812876N 7.6955285E Q.1240
LI379 GROTTA DELLA CONFLUENZA DEI RII wgs84: 43.9806476N 7.6946697E Q.1235
LI380 GROTTA DEL POZZO wgs84: 43.9802061N 7.6954275E Q.1230
LI381 GROTTA 1 DELLA GOLA wgs84: 43.9797489N 7.6948141E Q.1190
LI370 CAVERNA DI TENARDA wgs84: 43.9810848N 7.6935379E Q.1300
LI372 RIPARO DI TENARDA wgs84: 43.9802747N 7.6935557E Q.1300
LI373 GROTTA DEL LATTE DI MONTE wgs84: 43.9801018N 7.6941829E Q.1250
LI374 GROTTA 1 SOTTO LA CAVA DELLA DIGA wgs84: 43.9814776N 7.6963971E Q.1250
LI375 GROTTA 2 SOTTO LA CAVA DELLA DIGA wgs84: 43.9813847N 7.6961498E Q.1225
LI263 GROTTA DELLA MELOSA wgs84: 43.986972N 7.6809265E Q.1450
LI246 TANA DE CORNAE wgs84: 43.9862118N 7.6697207E Q.1780
Open 3d