LI31
GROTTA DELLA GALLERIA DI BERGEGGI
Synonyms
GROTTA MASSA;GROTTA DEL TRENO
Firstreference
BENSA P. (1900); DSL (2011)
Regione
LIGURIA
Provincia
SV
Comune
BERGEGGI
Localita
EX-GALLERIA FERROVIARIA
Areas
Geologicalformation
SPM DOLOMIE DI SAN PETRO DEI MONTI
Size
Lenght total
1650
Lenght planimetric
1350
Lenght extension
252.6
Depth positive
55.1
Depth negative
-5.5
Depth total
60.6
Entrance location
Latitude
4898909
Longitude
1455454
Coordinates type
Gauss Boaga Zona 1
Original coordinates type
CTR 1:10000 Gauss Boaga
Elevation
11
Elevation gps
0
Map denomination
229144 - SPOTORNO - CTR 1:5000
Map edition
1994
Location evaluation
posizionamento effettuato con tacheometro
Archeological
No
Marine
No
Lake
No
Environmentalrisk
No
Closed
Yes
Closed notes
l'ingresso si trova all'interno della galleria EX-ferroviaria ed è chiusa da cancello
Check
X
Hydrology
temporary lakes,slight flows,torrents
Trend
ORRIZZONTALE
Practicability
FACILE
Associations
G.S.L. A. ISSEL (1900)
AGGIORNAMENTO CATASTALE (2011)
COORDINATO DALLA DELEGAZIONE SPELEOLOGICA LIGURE DSL
E REALIZZATO DAI GRUPPI SPELEOLOGICI:
Gruppo Speleologico Imperiese C.A.I.
Gruppo Speleologico C.A.I. Bolzaneto
Gruppo Speleologico Cycnus
Gruppo Speleologico Savonese DLF
Speleo Club "Panda"
Speleo Club C.A.I. Sanremo
AGGIORNAMENTO CATASTALE (2011)
COORDINATO DALLA DELEGAZIONE SPELEOLOGICA LIGURE DSL
E REALIZZATO DAI GRUPPI SPELEOLOGICI:
Gruppo Speleologico Imperiese C.A.I.
Gruppo Speleologico C.A.I. Bolzaneto
Gruppo Speleologico Cycnus
Gruppo Speleologico Savonese DLF
Speleo Club "Panda"
Speleo Club C.A.I. Sanremo
Chronology
2022 - Roberto Chiesa, Andrea Alliri - aggiornato dati, descrizione, foto, bibliografia
Notes
La cavità si apre all'interno della ex galleria ferroviaria di Bergeggi
RILIEVO
RILIEVO
Description
Dal cancello si salgono alcuni gradini intagliati nella roccia e si inizia a percorrere un'ampia galleria inizialmente sub-orizzontale : dopo 15 metri si lascia sulla destra una galleria discendente (Ramo del Torrente) e si inizia a salire lungo una galleria ascendente, la cui direzione è controllata da evidenti faglie. Lasciata a sinistra una prima piccola sala, sul cui pavimento, a Sud-Est, affiora la copertura in mattoni della sottostante galleria ferroviaria, si riprende a salire; alla distanza di circa 60 metri dall'imbocco della grotta si raggiunge l'ampia "Sala delle bocce" (m 25 slm), che presenta notevoli fenomeni clastici: sulla parete sud-orientale è ben evidente uno "specchio di faglia". Sul lato Ovest della sala la galleria prosegue, dividendosi poi (in prossimità di una piccola vaschetta stagionalmente colma d'acqua) in tre rami impostati su diversi fasci di fratture rispettivamente perpendicolari e paralleli tra loro: il "Ramo a monte", i "Rami del Pozzetto" e il "Ramo traversine-Cascata Gialla".
Il "Ramo delle traversine", così denominato perché vi furono collocate traversine ferroviarie per facilitare il superamento di una piccola forra, consente di raggiungere la "Sala della cascata gialla", interessata fino al 1971 da uno scorrimento idrico che ha depositato sulla parete la concrezione dalla quale deriva il toponimo dell'ambiente (a quota m 12 slm); da qui, risalendo la china detritica e seguendo poi stretti e bassi passaggi dapprima leggermente ascendenti e poi discendenti. si può accedere ad alcune salette adiacenti, che si aprono a quota m 6-8 slm (in quella più settentrionale è presente un piccolo e basso laghetto).
Il "Ramo delle traversine" è tutt'oggi stagionalmente percorso dal ruscelletto proveniente dalla vaschetta precedentemente citata: anche nelle condizioni di massima piena (con portate comunque sempre inferiori a 0,1 l/s), l'acqua scompare tra la ghiaia del pavimento del cunicolo, ma la si sente gorgogliare attraverso stretti passaggi impraticabili, che si sviluppano in direzione Nord-Est (il tracciamento idrologico effettuato nel febbraio 2001 dalla Delegazione Speleologica Ligure e dalla Società Speleologica Italiana ha accertato il collegamento con il "Ramo del torrente").
Neppure in caso di forti precipitazioni piovose si riattiva invece il flusso della Cascata Gialla.
I "Rami del Pozzetto" si sviluppano invece paralleli per una ventina di metri in direzione Est, lungo cunicoli talvolta bassi e stretti, allineati lungo evidenti faglie; il cunicolo più meridionale comunica con un camino-pozzetto con la sovrastante "Saletta della CO2". Lungo il "Ramo a monte" si sviluppa (più a Sud) il percorso principale di visita, seguendo (in direzione Ovest) una prima galleria ascendente, fino alla "Saletta della CO2" (così denominata perché qui tra l'agosto 2000 e il novembre 2001 è stato posizionato un sensore per registrare la concentrazione dell'anidride carbonica, nell'ambito del monitoraggio e dello studio ambientale eseguito dalla Società Speleologica Italiana). Nell'estremo angolo di Nord-Est della Sala si apre il pozzetto di comunicazione con i sottostanti ambienti dei "Rami del Pozzetto". La "Saletta della CO2" si trova alla distanza di 130 metri dall'imbocco della grotta, a quota m 42 slm.
Superato un salto verticale ascendente di pochi metri, si riprende a salire lungo una galleria fortemente ascendente e si raggiunge così la saletta "Soffitta Coda" (il punto più elevato della grotta, a quota m 62slm): è questo il punto più lontano dall'ingresso della grotta, dal quale dista 220 metri . Poco prima una galleria in ripida discesa lungo un ghiaione porta a quota m 30 slm, dove fino al 1971 era presente un piccolo lago, profondo circa 3 metri, alimentato da stillicidi (anche questo è uno dei punti più lontani dall'esterno: dista 210 metri dal cancello della grotta nella galleria ferroviaria).
Ritornando verso l'uscita, si percorre a ritroso tutto il percorso, transitando nuovamente attraverso la "Saletta della CO2" e la "Sala delle bocce"; quindici metri prima del cancello è interessante svoltare a sinistra per percorrere il "Ramo del torrente", lungo una bassa galleria discendente che dopo una trentina di metri raggiunge il punto dove si trova il greto generalmente asciutto di un ruscello sotterraneo, oggi attivo solo dopo lunghi periodi piovosi, ma fino al 1971 perennemente alimentato tanto dal "Lago Francone" quanto dal "Rio delle traversine" (a quota m 7 slm).
Da qui si può seguire la galleria ancora per 45 metri, fino al punto dove ci si può infilare in uno stretto passaggio, un tempo completamente allagato dal corso d'acqua che vi formava un angusto sifone perenne ("Sifone Sigma"): nei momenti maggiormente piovosi dell'anno il passaggio tuttora si allaga. Nelle usuali condizioni di magra, da qui si può proseguire ancora per una sessantina di metri lungo una successione di stretti passaggi, tuttora interessati da limitati scorrimenti idrici, finché il percorso diventa troppo stretto per proseguire (quota m 5 slm).
gennaio 2022
L'orientazione dei cunicoli e delle sale della Grotta della Galleria sembra essere condizionata da 6 sistemi di discontinuità tettoniche, i più influenti dei quali sono quelli diretti ENE-WSW, molto inclinati e immergenti rispettivamente verso NNW e sud-est. A questi vanno aggiunte le famiglie di fratture dirette NNW-SSE, da molto inclinate a subverticali, quelle molto inclinate sviluppate in direzione nord-sud e NNE-SSW ed infine una fratturazione meno influente diretta NW-SE.
In considerazione dell'età delle suddette discontinuità tettoniche, è ragionevole supporre che la grotta abbia iniziato a formarsi tra il Pliocene e l'inizio del Quaternario, con il concrezionamento interno che iniziò a svilupparsi nel corso del Pleistocene.
L'ipogeo non presenta sostanzialmente tracce di morfologie freatiche e il suo sviluppo potrebbe essere avvenuto principalmente grazie al processo dell'erosione inversa, ma forse l'ipotesi più probabile è che si tratti di una cavità ipogenica, con la speleogenesi avvenuta per ipercarsismo in corrispondenza del livello di miscelazione sotterranea delle acque dolci meteoriche con le acque salmastre di origine marina. Considerando le oscillazioni eustatiche e il sollevamento crostale quaternario, se quest'ipotesi risultasse corretta, la formazione degli ambienti principali della grotta sarebbe probabilmente avvenuta nel Pleistocene Medio-Superiore. (Andrea Alliri)
Il "Ramo delle traversine", così denominato perché vi furono collocate traversine ferroviarie per facilitare il superamento di una piccola forra, consente di raggiungere la "Sala della cascata gialla", interessata fino al 1971 da uno scorrimento idrico che ha depositato sulla parete la concrezione dalla quale deriva il toponimo dell'ambiente (a quota m 12 slm); da qui, risalendo la china detritica e seguendo poi stretti e bassi passaggi dapprima leggermente ascendenti e poi discendenti. si può accedere ad alcune salette adiacenti, che si aprono a quota m 6-8 slm (in quella più settentrionale è presente un piccolo e basso laghetto).
Il "Ramo delle traversine" è tutt'oggi stagionalmente percorso dal ruscelletto proveniente dalla vaschetta precedentemente citata: anche nelle condizioni di massima piena (con portate comunque sempre inferiori a 0,1 l/s), l'acqua scompare tra la ghiaia del pavimento del cunicolo, ma la si sente gorgogliare attraverso stretti passaggi impraticabili, che si sviluppano in direzione Nord-Est (il tracciamento idrologico effettuato nel febbraio 2001 dalla Delegazione Speleologica Ligure e dalla Società Speleologica Italiana ha accertato il collegamento con il "Ramo del torrente").
Neppure in caso di forti precipitazioni piovose si riattiva invece il flusso della Cascata Gialla.
I "Rami del Pozzetto" si sviluppano invece paralleli per una ventina di metri in direzione Est, lungo cunicoli talvolta bassi e stretti, allineati lungo evidenti faglie; il cunicolo più meridionale comunica con un camino-pozzetto con la sovrastante "Saletta della CO2". Lungo il "Ramo a monte" si sviluppa (più a Sud) il percorso principale di visita, seguendo (in direzione Ovest) una prima galleria ascendente, fino alla "Saletta della CO2" (così denominata perché qui tra l'agosto 2000 e il novembre 2001 è stato posizionato un sensore per registrare la concentrazione dell'anidride carbonica, nell'ambito del monitoraggio e dello studio ambientale eseguito dalla Società Speleologica Italiana). Nell'estremo angolo di Nord-Est della Sala si apre il pozzetto di comunicazione con i sottostanti ambienti dei "Rami del Pozzetto". La "Saletta della CO2" si trova alla distanza di 130 metri dall'imbocco della grotta, a quota m 42 slm.
Superato un salto verticale ascendente di pochi metri, si riprende a salire lungo una galleria fortemente ascendente e si raggiunge così la saletta "Soffitta Coda" (il punto più elevato della grotta, a quota m 62slm): è questo il punto più lontano dall'ingresso della grotta, dal quale dista 220 metri . Poco prima una galleria in ripida discesa lungo un ghiaione porta a quota m 30 slm, dove fino al 1971 era presente un piccolo lago, profondo circa 3 metri, alimentato da stillicidi (anche questo è uno dei punti più lontani dall'esterno: dista 210 metri dal cancello della grotta nella galleria ferroviaria).
Ritornando verso l'uscita, si percorre a ritroso tutto il percorso, transitando nuovamente attraverso la "Saletta della CO2" e la "Sala delle bocce"; quindici metri prima del cancello è interessante svoltare a sinistra per percorrere il "Ramo del torrente", lungo una bassa galleria discendente che dopo una trentina di metri raggiunge il punto dove si trova il greto generalmente asciutto di un ruscello sotterraneo, oggi attivo solo dopo lunghi periodi piovosi, ma fino al 1971 perennemente alimentato tanto dal "Lago Francone" quanto dal "Rio delle traversine" (a quota m 7 slm).
Da qui si può seguire la galleria ancora per 45 metri, fino al punto dove ci si può infilare in uno stretto passaggio, un tempo completamente allagato dal corso d'acqua che vi formava un angusto sifone perenne ("Sifone Sigma"): nei momenti maggiormente piovosi dell'anno il passaggio tuttora si allaga. Nelle usuali condizioni di magra, da qui si può proseguire ancora per una sessantina di metri lungo una successione di stretti passaggi, tuttora interessati da limitati scorrimenti idrici, finché il percorso diventa troppo stretto per proseguire (quota m 5 slm).
gennaio 2022
L'orientazione dei cunicoli e delle sale della Grotta della Galleria sembra essere condizionata da 6 sistemi di discontinuità tettoniche, i più influenti dei quali sono quelli diretti ENE-WSW, molto inclinati e immergenti rispettivamente verso NNW e sud-est. A questi vanno aggiunte le famiglie di fratture dirette NNW-SSE, da molto inclinate a subverticali, quelle molto inclinate sviluppate in direzione nord-sud e NNE-SSW ed infine una fratturazione meno influente diretta NW-SE.
In considerazione dell'età delle suddette discontinuità tettoniche, è ragionevole supporre che la grotta abbia iniziato a formarsi tra il Pliocene e l'inizio del Quaternario, con il concrezionamento interno che iniziò a svilupparsi nel corso del Pleistocene.
L'ipogeo non presenta sostanzialmente tracce di morfologie freatiche e il suo sviluppo potrebbe essere avvenuto principalmente grazie al processo dell'erosione inversa, ma forse l'ipotesi più probabile è che si tratti di una cavità ipogenica, con la speleogenesi avvenuta per ipercarsismo in corrispondenza del livello di miscelazione sotterranea delle acque dolci meteoriche con le acque salmastre di origine marina. Considerando le oscillazioni eustatiche e il sollevamento crostale quaternario, se quest'ipotesi risultasse corretta, la formazione degli ambienti principali della grotta sarebbe probabilmente avvenuta nel Pleistocene Medio-Superiore. (Andrea Alliri)
Itinerary
Da Savona si percorre l'Aurelia sino a superare Bergeggi e quindi si prosegue per Spotorno.
Subito dopo l'abitato di Bergeggi, alla fine della spiaggia e prima di imboccare la curva in salita si parcheggia l'auto in una pratica piazzola sulla sinistra.
Dal momento che questa è normalmente frequentata dai clienti dello stabilimento balneare, consigliamo di arrivare sul presto per trovare parcheggio.
Sul lato a monte della strada si trova l'imbocco della galleria del treno (in disuso) e quindi, interno a questa, l'ingresso alla Grotta della Galleria di Bergeggi.
Subito dopo l'abitato di Bergeggi, alla fine della spiaggia e prima di imboccare la curva in salita si parcheggia l'auto in una pratica piazzola sulla sinistra.
Dal momento che questa è normalmente frequentata dai clienti dello stabilimento balneare, consigliamo di arrivare sul presto per trovare parcheggio.
Sul lato a monte della strada si trova l'imbocco della galleria del treno (in disuso) e quindi, interno a questa, l'ingresso alla Grotta della Galleria di Bergeggi.
Authorphoto1
Sergio Sarigu
Authordescription
D.S.L. (2001) - Andrea Alliri (2022)
Authoritinerary
D.S.L.
Import rawdata
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Lasciata a sinistra una prima piccola sala, sul cui pavimento, a Sud-Est, affiora la copertura in mattoni della sottostante galleria ferroviaria, si riprende a salire; alla distanza di circa 60 metri dall'imbocco della grotta si raggiunge l'ampia \"Sala delle bocce\" (m 25 slm), che presenta notevoli fenomeni clastici: sulla parete sud-orientale \u00e8 ben evidente uno \"specchio di faglia\". Sul lato Ovest della sala la galleria prosegue, dividendosi poi (in prossimit\u00e0 di una piccola vaschetta stagionalmente colma d'acqua) in tre rami impostati su diversi fasci di fratture rispettivamente perpendicolari e paralleli tra loro: il \"Ramo a monte\", i \"Rami del Pozzetto\" e il \"Ramo traversine-Cascata Gialla\".\r\nIl \"Ramo delle traversine\", cos\u00ec denominato perch\u00e9 vi furono collocate traversine ferroviarie per facilitare il superamento di una piccola forra, consente di raggiungere la \"Sala della cascata gialla\", interessata fino al 1971 da uno scorrimento idrico che ha depositato sulla parete la concrezione dalla quale deriva il toponimo dell'ambiente (a quota m 12 slm); da qui, risalendo la china detritica e seguendo poi stretti e bassi passaggi dapprima leggermente ascendenti e poi discendenti. si pu\u00f2 accedere ad alcune salette adiacenti, che si aprono a quota m 6-8 slm (in quella pi\u00f9 settentrionale \u00e8 presente un piccolo e basso laghetto).\r\nIl \"Ramo delle traversine\" \u00e8 tutt'oggi stagionalmente percorso dal ruscelletto proveniente dalla vaschetta precedentemente citata: anche nelle condizioni di massima piena (con portate comunque sempre inferiori a 0,1 l\/s), l'acqua scompare tra la ghiaia del pavimento del cunicolo, ma la si sente gorgogliare attraverso stretti passaggi impraticabili, che si sviluppano in direzione Nord-Est (il tracciamento idrologico effettuato nel febbraio 2001 dalla Delegazione Speleologica Ligure e dalla Societ\u00e0 Speleologica Italiana ha accertato il collegamento con il \"Ramo del torrente\").\r\nNeppure in caso di forti precipitazioni piovose si riattiva invece il flusso della Cascata Gialla.\r\nI \"Rami del Pozzetto\" si sviluppano invece paralleli per una ventina di metri in direzione Est, lungo cunicoli talvolta bassi e stretti, allineati lungo evidenti faglie; il cunicolo pi\u00f9 meridionale comunica con un camino-pozzetto con la sovrastante \"Saletta della CO2\". Lungo il \"Ramo a monte\" si sviluppa (pi\u00f9 a Sud) il percorso principale di visita, seguendo (in direzione Ovest) una prima galleria ascendente, fino alla \"Saletta della CO2\" (cos\u00ec denominata perch\u00e9 qui tra l'agosto 2000 e il novembre 2001 \u00e8 stato posizionato un sensore per registrare la concentrazione dell'anidride carbonica, nell'ambito del monitoraggio e dello studio ambientale eseguito dalla Societ\u00e0 Speleologica Italiana). Nell'estremo angolo di Nord-Est della Sala si apre il pozzetto di comunicazione con i sottostanti ambienti dei \"Rami del Pozzetto\". La \"Saletta della CO2\" si trova alla distanza di 130 metri dall'imbocco della grotta, a quota m 42 slm.\r\nSuperato un salto verticale ascendente di pochi metri, si riprende a salire lungo una galleria fortemente ascendente e si raggiunge cos\u00ec la saletta \"Soffitta Coda\" (il punto pi\u00f9 elevato della grotta, a quota m 62slm): \u00e8 questo il punto pi\u00f9 lontano dall'ingresso della grotta, dal quale dista 220 metri . Poco prima una galleria in ripida discesa lungo un ghiaione porta a quota m 30 slm, dove fino al 1971 era presente un piccolo lago, profondo circa 3 metri, alimentato da stillicidi (anche questo \u00e8 uno dei punti pi\u00f9 lontani dall'esterno: dista 210 metri dal cancello della grotta nella galleria ferroviaria).\r\nRitornando verso l'uscita, si percorre a ritroso tutto il percorso, transitando nuovamente attraverso la \"Saletta della CO2\" e la \"Sala delle bocce\"; quindici metri prima del cancello \u00e8 interessante svoltare a sinistra per percorrere il \"Ramo del torrente\", lungo una bassa galleria discendente che dopo una trentina di metri raggiunge il punto dove si trova il greto generalmente asciutto di un ruscello sotterraneo, oggi attivo solo dopo lunghi periodi piovosi, ma fino al 1971 perennemente alimentato tanto dal \"Lago Francone\" quanto dal \"Rio delle traversine\" (a quota m 7 slm).\r\nDa qui si pu\u00f2 seguire la galleria ancora per 45 metri, fino al punto dove ci si pu\u00f2 infilare in uno stretto passaggio, un tempo completamente allagato dal corso d'acqua che vi formava un angusto sifone perenne (\"Sifone Sigma\"): nei momenti maggiormente piovosi dell'anno il passaggio tuttora si allaga. Nelle usuali condizioni di magra, da qui si pu\u00f2 proseguire ancora per una sessantina di metri lungo una successione di stretti passaggi, tuttora interessati da limitati scorrimenti idrici, finch\u00e9 il percorso diventa troppo stretto per proseguire (quota m 5 slm).","PERCORRIBILITA":"FACILE","recordinsert":"2010-07-10 01:29:38","recordupdate":"2012-01-05 16:20:48","username":"admin","userupdate":"alessandrovernassa","marina":"N","archeologica":"N","rischioambientale":"N","chiusa":"S","ANDAMENTO":"ORRIZZONTALE","verificata":"X","data_verifica":null,"hidden":"0"}
Dati compilazione
Recordinsert
10/07/2010
Username
admin
Userupdate
robertochiesa
Recordupdate
23/02/2022
Coordinate WGS84 (Lon,Lat):
Coordinate WGS84 (Lon,Lat):
Coordinate WGS84 UTM (x,y,zone):
Bibliography
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1939 | Liguria geologica | ROVERETO Gaetano | View |
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1962 | La Grotta del Treno di Bergeggi | ANSALDO Adolfo, DELLA GIUSTA Antonio | View |
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1969 | Campo parascolastico Italo-Belga Calizzano 1969 | CACHIA Maurizio | View |
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1969 | Grotta del Treno - 5/10/1969 | Anonimo | View |
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1988 | Esplorazione del Mondo Sotterraneo | AAVV | View |
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2003 | Attività in collaborazione | CHIESA Roberto | View |
2017 | Grotte e carsismo tra Spotorno, Vado Ligure e Bergeggi | CASATI Alessio, QUAGLIA Elena, MASSA Enrico, FALCO Fabrizio, GRASSO Gianmario, SIRI Raffaella, MASSUCCO Rinaldo | View |
2021 | Di tempo, di roccia e di mare - Percorsi geologici a Bergeggi | ALLIRI Andrea | View |
Schede storiche Issel:
Genera scheda catastale
ctl_photos
Codecave
LI31 GROTTA DELLA GALLERIA DI BERGEGGI
Galleria del tetto a coda
Date
2001-10-30
Author
Sergio Sarigu
Description
Galleria del tetto a coda
Codecave
LI31 GROTTA DELLA GALLERIA DI BERGEGGI
Sala del ghiaione
Date
2001-10-30
Author
Sergio Sarigu
Description
Sala del Ghiaione
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