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Mercoledì 08 Dicembre 2010 - 22:31 gabriellagiordani Visualizza

Idversions
21448
Numero
1390

INGRATA, GROTTA

Primo censitore
MALOSSI L., MASSUCCO R., PENNER M., SANNA A., SANNA C., VERRINI A.
Regione
LIGURIA
Provincia
SV
Comune
CALIZZANO
Località
RIO BAROZZO
Area carsica
SV20 BARDINETO
Formazione geologica
SPM DOLOMIE DI SAN PETRO DEI MONTI
Dimensioni
Sviluppo reale
105
Sviluppo planimetrico
76.5
Estensione
36.6
Dislivello positivo
10
Dislivello negativo
16.2
Dislivello totale
26.2
Tipo di coordinate
IGM 1:25000 Geografiche M.Mario (OVEST)
Posizione ingresso
Latitudine
44°12'45'' N
Longitudine
4°18'53'' Ovest di Monte Mario
Original coordinates type
IGM 1:25000 Geografiche M.Mario (OVEST)
Quota altimetrica
881
Quota cartografica
880
Quota GPS
3
Riferimenti a censimenti speciali
Idrologia
dry
Percorribilità
CON ATTREZZATURA SPELEOLOGICA
Gruppi
G.S.SAVONESE
Note
REVISIONE CATASTALE 2000
RILIEVO
Descrizione
La Grotta Ingrata si apre sul ripido crinale soprastante gli ultimi inghiottitoi attivi di Rio Barozzo, una ottantina di metri più in alto del greto del Torrente.
La cavità si sviluppa principalmente in relazione alla coppia di marcate fratturazioni che controllano tutte le grotte di questo versante (la rima è orientata grosso modo N-S e la seconda perpendicolarmente). SOno discontinuità molto evidenti, di origine tettonica,rispettivamente perpendicolari e parallele alla faglia di Barozzo, che qui mette in contatto (in superficie) il calcare dolomitico dell'area carsica di Bardineto con i più antichi terreni dell'Unità di Mallare.
L'ingresso della grotta si presenta comunque come una piccola condotta levigata (caposaldi 0 e 1) con segni di parziale concrezionamento, in parte smantellata dall'azione di rimodellamento del versante. Si tratta sicuramente di un antico inghiottitoio di Rio Barozzo.
Superando un breve tratto ascendente ed una strettoia di qualche metro ci si viene a trovare (tramite il pozzetto al caposaldo 5) all'interno di una galleria di dimensioni maggiori, con morfologie erosive di scorrimento sulle pareti.
Più avanti, attraversato un pozzo di una decina di metri, aumentano ancora le dimensioni della galleria ed i volumi dei depositi concrezionali (caposaldi da 9 a 16). La zona tra i caposaldi 17 e 22 è stata modificata da azioni tettoniche più recenti (è ben evidente il fascio di fratturazioni NNO-SSE) che hanno permesso il trasporto ed il deposito di una notevole quantità di breccia di versante e di ciottoli non calcarei, levigati.
La marcata discontinuità sub-verticale che costituisce la galleria seguente (caposaldi da 22 a 27) è strutturalmente identica a quella che percorriamo se scendiamo il pozzo attraversato in precedenza (caposaldi da 28 a 30(. In entrambi i casi il proseguimento è presto occluso da colate concrezionali.
Il ramo che si può percorrere ad Est, dai caposaldi 31 al 35, presenta marcate morfologie freatiche ed un discreto concrezionamento. Anche nel tratto successivo al caposaldo 35 sono ben evidenti le modifiche apportate alla struttura originale della cavità da azioni tettoniche più recenti, anche in questo caso responsabili di un riempimento di fango e brecciame analogo a quello nel ramo principale.
La grotta si comporta come un ingresso basso, con un discreto flusso d'aria presente per tutto l'anno.
Già poche decine di metri all'interno risulta comunque impossibile seguire la corrente, che probabilmente si distribuisce nei vari cunicoli (in buona parte proviene sicuramente dal ramo Est).

Itinerario
Da Calizzano si segue la strada provinciale verso Bardineto; circa un chilometro prima della frazione di Mereta si volta a sinistra e si raggiungono le Case Gaviano; da li si segue per circa 2 km la strada sterrata che risale il vallone del Rio di Barozzo.
La strada attraversa il Rio più volte; circa 150 metri dopo il secondo incrocio strada-rio si vede sulla sinistra il piccolo fabbricato dell'acquedotto comunale: lo si supera e dopo 30 metri si svolta a destra, seguendo una seconda strada che attraversa il Rio e ne risale il versante idrografico sinistro, in direzione Ovest. Dopo circa 250 metri, al primo bivio si svolta a destra e si segue per altri 250 metri la strada che si snoda in direzione Est fino a incontrare il canalone del Rio Raimondi.
Da li si segue per un centinaio di metri il sentiero che (al di là del rio) prosegue in direzione Est, fino a raggiungere l'imbocco della grotta (poco al di là del costone del versante montuoso).
Dati pre importazione
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Dati compilazione
Data importazione
10/07/2010
Utente che ha inserito i dati
admin
Utente che ha aggiornato i dati
gabriellagiordani
Ultima modifica dei dati
08/12/2010
Mercoledì 28 Luglio 2010 - 14:44 admin Visualizza
Giovedì 31 Dicembre 2009 - 23:00 Access2009 Visualizza
Mercoledì 31 Dicembre 2008 - 23:00 Access2008 Visualizza
Lunedì 31 Dicembre 2007 - 23:00 Access2007 Visualizza
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Sabato 31 Dicembre 2005 - 23:00 Access2005 Visualizza
Lunedì 31 Dicembre 2001 - 23:00 Access2001 Visualizza