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Idversions
21192
Numero
1262

BASSO, GROTTA DEL

Regione
LIGURIA
Provincia
SV
Comune
ORCO FEGLINO
Area carsica
SV32 SAN BERNARDINO - ORCO
Dimensioni
Sviluppo reale
0
Sviluppo planimetrico
0
Estensione
0
Dislivello positivo
0
Dislivello negativo
0
Dislivello totale
0
Tipo di coordinate
Gauss Boaga Zona 1
Posizione ingresso
Latitudine
4895494
Longitudine
1447523
Original coordinates type
Gauss Boaga Generiche
Riferimenti a censimenti speciali
Note
NON CONTROLLATA (E.MASSA)
Itinerario
Premettiamo che il reperimento della grotta è abbastanza difficile sia a causa della vegetazione che ostruisce il santiero, ormai appena tracciato, e che nasconde anche in parte la grotta stessa; sia a causa della particolare conformazione della grotta, parallela alla montagna e con i tre accessi abbstanza dissimulati dalla vegetazione. Per raggiungerla, si percorra la Val Cornei, sia risalendo dalla Valle del Torrente Sciusa, sia scendendo da S.Lorenzino presso i terreni del Sig. M. Basso. Raggiunto il fondovalle ci si deve portare fino all'unica passerella di legno esistente sul greto asciutto del Rio Cornei, circa a metà della strada sterrata e carreggiabile che percorre il fondovalle nella sua metà settentrionale. Si attraversa la passerella, portandosi così
sul versante orientale della valle: appena effettuato l'attraversamento, si procede lungo il sentiero che corre parallelo all'alveo asciutto del torrente per circa cento metri in direzione S e comunque fino a trovarsi all'incrocio con il terzo sentiero che sale sulle pendici del monte. Questo monte, o piuttosto massiccio montuoso, alto circa 300 metri s.l.m. alla sua sommità non è altro che il contrafforte W della soprastante Val di Nava: si sviluppa per circa km 1 in direzione NW-SE da S.Lorenzino fino alla confluenza con la Valle del Torrente Sciusa, nella quale confluisce.
I primi due sentieri che si arrampicano su tale massiccio montuoso conducono a zone di roccia nuda molto frequentate da scalatori. Il terzo sentiero sale ripido per alcune decine di metri, fino a raggiungere una parete di roccia alta m. 2-3 con nicchia; da questo punto si devia per il sentiero in direzione S il quale, con vari saliscendi dovuti alla conformazione naturale del terreno ed agli antichi terrazzamenti per uso agricolo, si mantiene tuttavia quasi costantemente alla stessa quota, vale a dire circa m. 230-240 s.l.m.. Esso è la parte più difficile del percorso sia per la natura del terreno e della vegetazione, che lo rendono non agevole; sia perchè lungo di esso è facile smarrire la strada, essendo il sentiero ormai quasi cancellato dalla vegetazione stessa. Se non ci si smarrisce, dopo aver percorso alcune centinaia di metri, sempre in direzione S, avendo ben cura di seguire ogni minima traccia di sentiero, allo scopo di non deviare da esso, si giunge ad un punto in cui si è costretti dal terreno a scendere di quota per due o tre metri in un passaggio obbligato. Precisamente in questo paesaggio obbligato ai nota appena, cercando con attenzione sul suolo, tra il fogliame, a ridosso della roccia alla propria sinistra scendendo, un foro allungato e stretto, tale da non consentire il passaggio di una persona e guardando nel quale si vedono al suo fondo pietre e prosecuzione della cavità: è questo il primo ingresso della grotta, che, visto poi dall'interno della stessa, si apre nel soffitto, a circa m. 5 di altezza all'estremità N. Si scende oltre questo foro alla balza sottostante e si vede così alla propria sinistra il secondo ingresso, praticabile, di forma triangolare, parzialmente ottenuto con pietre ivi poste intenzionalmente aprentesi all'esterno all'altezza del suolo e all'interno a circa m. 1 di altezza dal suolo della grotta; nella quale da esso si può penetrare. Oppure si scende ulteriormente di qualche metro; poi si aggira verso S la parete rocciosa, che altri non è che la parete a valle della grotta; si procede per circa m. 14 (tale è la lunghezza della cavità); poi, quando la parete finisce, si risale immediatamente di m. 1-2 e, alla propria sinistra si vede il terzo ingresso, il più ampio. Giova al riconoscimentpo della parete esterna della grotta il fatto che lungo i succitati m. 14 vi sono, uno di seguito all'altro, due basse e lunghe rientranze al livello del suolo, ostruite, al fondo, con pietre ivi poste con evidente intenzione allo scopo di chiudere due altri fori della grotta; dall'interno di quest'ultima si vedono benissimo i due passaggi, al livello del suolo, intenzionalmente ostruiti. Questa lunga descrizione è appena sufficiente per trovare una grotta così nascosta.
Dati pre importazione
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Dati compilazione
Data importazione
Utente che ha aggiornato i dati
enricomassa
Ultima modifica dei dati
17/01/2011
Lunedì 17 Gennaio 2011 - 22:18 enricomassa Visualizza
Lunedì 17 Gennaio 2011 - 21:37 enricomassa Visualizza
Venerdì 31 Dicembre 2010 - 23:00 Access2010_k Visualizza
Mercoledì 28 Luglio 2010 - 14:44 admin Visualizza
Giovedì 31 Dicembre 2009 - 23:20 Access2009_GB_k Visualizza
Giovedì 31 Dicembre 2009 - 23:00 Access2009 Visualizza
Mercoledì 31 Dicembre 2008 - 23:20 Access2008_GB_k Visualizza
Mercoledì 31 Dicembre 2008 - 23:00 Access2008 Visualizza
Lunedì 31 Dicembre 2007 - 23:00 Access2007 Visualizza
Domenica 31 Dicembre 2006 - 23:00 Access2006 Visualizza
Sabato 31 Dicembre 2005 - 23:00 Access2005 Visualizza
Lunedì 31 Dicembre 2001 - 23:00 Access2001 Visualizza
Sabato 31 Dicembre 1994 - 23:00 Access1994 Visualizza