"Id","Numero","Limita la visualizzazione del contenuto a questi gruppi","Nome","Altre denominazioni","Grotte collegate","Primo censitore","Regione","Provincia","Comune","Località","Monte","Valle","Area carsica","Formazione geologica","Sviluppo reale","Sviluppo planimetrico","Estensione","Dislivello positivo","Dislivello negativo","Dislivello totale","Tipo di coordinate","Latitudine","Longitudine","Tipo coordinate originali","Quota altimetrica","Quota cartografica","Quota GPS","Denominazione carta","Edizione carta","Valutazione dato","Cavità archeologica","Cavità marina","Cavitàlacustre","Rischio ambientale","Cavità chiusa","Note accesso alla grotta","Cavità distrutta","Posizione verificata sul campo da curatore","Data ultima verifica sul campo","Idrologia","Andamento","Percorribilità","Gruppi","Cronologia catastale","Note","Descrizione","Itinerario","Sequenza pozzi","Fauna","Meteorologia","Geologia","Storia","hidden","Note relative a questa versione della scheda","Immagine ingresso","Autori immagine ingresso","Autori testi descrizione","Autori testi Itinerario","Autori testi Fauna","Autori testi Storia","Data importazione","Utente che ha inserito i dati","Utente che ha aggiornato i dati","Ultima modifica dei dati","Limita la modifica del contenuto ai seguenti gruppi","Dati pre importazione","Latitude","Longitude","Coordnatesupdated","Recorddeleted","Country","Alias","Litologia","Grotta turistica","Data curatore","Dati da verificare" "1404","LI1400","","GROTTA SANDRO BUSCAGLIONE","GROTTA DI VETRIA","","R.MASSUCCO, M.PENNER, A.SANNA, L.PESCIO","LIGURIA","SV","CALIZZANO","VETRIA","BRIC DEL MAZZA","","SV19,SV19","SPM","163","123","38.5","4.9","32.1","37","UTM ED50 32","4899465 N","426190 E","CTR 1:10000 UTM","925","920","1978","","","REVISIONE CATASTALE","N","N","","N","N","","","","","temporary torrents","VERTICALE","DIFFICILE","GRUPPO SPELEOLOGICO SAVONESE","","Dati di posizionamento da originale scheda Revisione Catastale RILIEVO","La grotta si apre con un piccolo antro sub-orizzontale esposto a Sud-Sud Ovest (2 metri di larghezza, m 1,20 di altezza e 3 metri di lunghezza; ben evidente la frattura che l'ha originato; pavimento terroso con pochi clasti decimetrici), al quale fa seguito un angusto cunicolo che discende un paio di metri (con evidenti morfologie freatiche di ""pieno carico"" sulla volta) e prosegue sub-orizzontale per circa 7 metri, con un'ulteriore disagevole strettoia ""a baionetta"" e una seconda strettoia meno impegnativa, spalancandosi quindi in uno slargo con un primo salto verticale di un paio di metri, seguito da un pozzetto di circa 6 metri. Alla base di entrambi i salti si dipartono stretti meandri (10-50 centimetri di larghezza per 1-2 metri di altezza) solo in parte percorribili, mentre alla base del primo pozzo un passaggio laterale (diametralmente opposto rispetto al meandro) consente di raggiungere una breve galleria suborizzontale (mediamente un metro di larghezza per 1 ,5-4 metri di altezza; evidenti morfologie di evoluzione gravitativa di una originaria condotta freatica di cui resta la traccia sulla volta; ciottoli centimetrici arrotondati sul pavimento, calcarei e non calcarei). La piccola galleria può essere percorsa per pochi metri tanto verso monte quanto verso valle; procedendo verso monte la galleria si restringe progressivamente alle dimensioni di un angusto cunicolo meandriforme e, dopo uno slargo, termina su una strettoia verticale che si spalanca su un camino circolare (circa 2,5 di diametro; sono presenti abbondanti colate stalatto-stalagmitiche): in cima, in corrispondenza di una colonna, si trova una ""saletta"" laterale, 13 metri sopra alla base. Da qui il camino sale ancora per qualche metro, con un andamento meandreggiante che anche qui testimonia la fase originale di circolazione idrica a pieno carico, evoluta poi in regime gravitativo, generando il pozzo-camino di corrosione-erosione. Una finestra laterale sulla parete settentrionale del camino, a 9 metri dalla base, dà accesso a un passaggio discendente che raggiunge un quadrivio dove si incrociano due brevi e piccoli meandri (impostati su due delle fratture ortogonali che controllano strutturalmente la genesi della grotta); quello diretto a Sud-Ovest prosegue verso valle per circa 6 metri, fino a raggiungere nuovamente lo slargo del sotto stante vicino cunicolo, già percorso precedentemente per accedere al camino). Percorrendo invece la galleria verso valle, dopo pochi metri ci si affaccia su un pozzo di corrosione-erosione profondo 7 metri (con piccoli gradoni di arretramento gravitativo). Dalla base si possono percorrere due vie; a sinistra un breve passaggio discendente immette in una seconda galleria sub-orizzontale (larga mediamente m 1,5; sulle pareti sono evidenti tracce di fasi alternate di riempimento e svuotamento), sovrastata da un grande e alto camino di corrosione erosione (oltre 2 metri di diametro). Sul pavimento della saletta alla base del camino si nota una bella colata stalagmitica ed è stagionalmente presente una pozza d'acqua, con le pareti e il fondo ricoperti da cristalli di calcite. Subito dopo la grotta prosegue con un terzo salto verticale di 5 metri, alla base del quale la galleria inclinata che ne diparte è presto occlusa da un notevole riempimento limoso-argilloso. Ritornando invece alla base del secondo pozzetto, voltando a sinistra (cioè sul lato Sud-Ovest), superato un blocco roccioso anfibolitico, si può percorrere per qualche metro un breve cunicolo ascendente (caratterizzato dalla presenza (nella saletta terminale) di una ""pseudo-stalagmite"" costituita da piccoli motti di fango caduti da un sovrastante piccolo camino impraticabile); all'inizio di questo cunicolo un passaggio laterale (nuovamente a sinistra) dà accesso ad angusti passaggi sub-orizzontali, che consentono di risalire un ambiente impostato in interstrato, con una pendenza media attorno ai 20°, largo in alcuni punti anche qualche metro, ma spesso alto solo pochi decimetri, con parecchi clasti decimetrici e metrici (sia calcarei, sia anfibolitici). In questo ramo della grotta sono presenti piccoli scorrimenti idrici stagionali, indubbiamente provenienti da perdite del ruscello esterno, il cui greto è adiacente e immediatamente sovrastante alla parte terminale di questo tratto della cavità.","Dall'abitato di Vetria (frazione di Calizzano) si prosegue lungo la strada provinciale verso il Colle della Rionda. Superata la Fontana Ciumbere (sorgente a sinistra della strada, salendo), si incontra un primo tornante e subito dopo un secondo tornante. Dal secondo tornante si stacca (in direzione Nord-Est) una strada non asfaltata: la si segue, superando il rio che delimita il confine tra le Province di Savona e Cuneo, e si continua a salire, passando in prossimità della linea elettrica, fino a raggiungere il punto dove la strada attraversa un secondo rio. Da qui, risalendo per un centinaio di metri lungo la sponda idrografica destra del rio (lungo le tracce di una mulattiera che costeggia il rio, risalendo le pendici orientali del Bric del Mazza) si raggiunge l'imbocco della grotta, che si apre subito sopra a un piccolo spiazzo.","","","","","","","REVISIONE CATASTALE G.S.SAVONESE 1998","","","","","","","2010-07-10 01:33:06","admin","enricomassa","2014-07-20 18:19:25","","{""REGIONE"":""LI"",""PROV"":""SV"",""NUM"":""1400"",""SPECIF"":""1"",""DATAGG"":""2010-04-19"",""DRILEV"":""1997-12-31"",""NOME"":""GROTTA SANDRO BUSCAGLIONE"",""SINON"":""GROTTA DI VETRIA"",""RAS"":""N"",""COMUNE"":""CALIZZANO"",""LOCAL"":""VETRIA"",""MONTE"":""BRIC DEL MAZZA"",""VALLE"":""BORMIDA"",""ACAR"":""GIOVETTI"",""ACARCOD"":""SV19,SV19"",""FM"":null,""FMCOD"":""SPM"",""AGE"":""Triassico Medio"",""SVILRE"":""163"",""SVILPLAN"":""123"",""ESTEN"":""38.5"",""DPOS"":""4.9"",""DNEG"":""32.1"",""DTOT"":""37"",""TC_01"":""CTR 1:10000 UTM"",""latitude"":""4899465 N"",""longitude"":""426190 E"",""DC_01"":""MONTE SPINARDA 228130"",""SC_01"":null,""AE_01"":""1978"",""QA_01"":""925"",""QC_01"":""920"",""VD_01"":""REVISIONE CATASTALE"",""IDRO"":""torrenti temporanei"",""RILEVATORI"":""R.MASSUCCO, M.PENNER, A.SANNA, L.PESCIO"",""GRADORIL"":""5D"",""GRUPPI"":""GRUPPO SPELEOLOGICO SAVONESE"",""NOTE"":""Dati di posizionamento da originale scheda Revisione Catastale"",""NOTE2"":""RILIEVO"",""RCS"":null,""ITINERARIO"":""Dall'abitato di Vetria (frazione di Calizzano) si prosegue lungo la strada provinciale verso il Colle della Rionda.\r\nSuperata la Fontana Ciumbere (sorgente a sinistra della strada, salendo), si incontra un primo tornante e subito dopo un secondo tornante.\r\nDal secondo tornante si stacca (in direzione Nord-Est) una strada non asfaltata: la si segue, superando il rio che delimita il confine tra le Province di Savona e Cuneo, e si continua a salire, passando in prossimit\u00e0 della linea elettrica, fino a raggiungere il punto dove la strada attraversa un secondo rio.\r\nDa qui, risalendo per un centinaio di metri lungo la sponda idrografica destra del rio (lungo le tracce di una mulattiera che costeggia il rio, risalendo le pendici orientali del Bric del Mazza) si raggiunge l'imbocco della grotta, che si apre subito sopra a un piccolo spiazzo."",""DESCRIZIONE"":""La grotta si apre con un piccolo antro sub-orizzontale esposto a Sud-Sud Ovest (2 metri di larghezza, m 1,20 di altezza e 3 metri di lunghezza; ben evidente la frattura che l'ha originato; pavimento terroso con pochi clasti decimetrici), al quale fa seguito un angusto cunicolo che discende un paio di metri (con evidenti morfologie freatiche di \""pieno carico\"" sulla volta) e\r\nprosegue sub-orizzontale per circa 7 metri, con un'ulteriore disagevole strettoia \""a baionetta\"" e una seconda strettoia meno impegnativa, spalancandosi quindi in uno slargo con un primo salto verticale di un paio di metri, seguito da un pozzetto di circa 6 metri.\r\nAlla base di entrambi i salti si dipartono stretti meandri (10-50 centimetri di larghezza per 1-2 metri di altezza) solo in parte percorribili, mentre alla base del primo pozzo un passaggio laterale (diametralmente opposto rispetto al meandro) consente di raggiungere una breve galleria suborizzontale (mediamente un metro di larghezza per 1 ,5-4 metri di altezza; evidenti morfologie di evoluzione gravitativa di una originaria condotta freatica di cui resta la traccia sulla volta; ciottoli centimetrici arrotondati sul pavimento, calcarei e non calcarei).\r\nLa piccola galleria pu\u00f2 essere percorsa per pochi metri tanto verso monte quanto verso valle; procedendo verso monte la galleria si restringe progressivamente alle dimensioni di un angusto cunicolo meandriforme e, dopo uno slargo, termina su una strettoia verticale che si spalanca su un camino circolare (circa 2,5 di diametro; sono presenti abbondanti colate stalatto-stalagmitiche): in cima, in corrispondenza di una colonna, si trova una \""saletta\"" laterale, 13 metri sopra alla base.\r\nDa qui il camino sale ancora per qualche metro, con un andamento meandreggiante che anche qui testimonia la fase originale di circolazione idrica a pieno carico, evoluta poi in regime gravitativo, generando il pozzo-camino di corrosione-erosione.\r\nUna finestra laterale sulla parete settentrionale del camino, a 9 metri dalla base, d\u00e0 accesso a un passaggio discendente che raggiunge un quadrivio dove si incrociano due brevi e piccoli meandri (impostati su due delle fratture ortogonali che controllano strutturalmente la genesi della grotta); quello diretto a Sud-Ovest prosegue verso valle per circa 6 metri, fino a raggiungere nuovamente lo slargo del sotto stante vicino cunicolo, gi\u00e0 percorso precedentemente per accedere al camino).\r\nPercorrendo invece la galleria verso valle, dopo pochi metri ci si affaccia su un pozzo di corrosione-erosione profondo 7 metri (con piccoli gradoni di arretramento gravitativo).\r\nDalla base si possono percorrere due vie; a sinistra un breve passaggio discendente immette in una seconda galleria sub-orizzontale (larga mediamente m 1,5; sulle pareti sono evidenti tracce di fasi alternate di riempimento e svuotamento), sovrastata da un grande e alto camino di corrosione erosione (oltre 2 metri di diametro). Sul pavimento della saletta alla base del camino si nota una bella colata stalagmitica ed \u00e8 stagionalmente presente una pozza d'acqua, con le pareti e il fondo ricoperti da cristalli di calcite.\r\nSubito dopo la grotta prosegue con un terzo salto verticale di 5 metri, alla base del quale la galleria inclinata che ne diparte \u00e8 presto occlusa da un notevole riempimento limoso-argilloso.\r\nRitornando invece alla base del secondo pozzetto, voltando a sinistra (cio\u00e8 sul lato Sud-Ovest), superato un blocco roccioso anfibolitico, si pu\u00f2 percorrere per qualche metro un breve cunicolo ascendente (caratterizzato dalla presenza (nella saletta terminale) di una \""pseudo-stalagmite\"" costituita da piccoli motti di fango caduti da un sovrastante piccolo camino impraticabile); all'inizio di questo cunicolo un passaggio laterale (nuovamente a sinistra) d\u00e0 accesso ad angusti passaggi sub-orizzontali, che consentono di risalire un ambiente impostato in interstrato, con una pendenza media attorno ai 20\u00b0, largo in alcuni punti anche qualche metro, ma spesso alto solo pochi decimetri, con parecchi clasti decimetrici e metrici (sia calcarei, sia anfibolitici).\r\nIn questo ramo della grotta sono presenti piccoli scorrimenti idrici stagionali, indubbiamente provenienti da perdite del ruscello esterno, il cui greto \u00e8 adiacente e immediatamente sovrastante alla parte terminale di questo tratto della cavit\u00e0."",""PERCORRIBILITA"":""DIFFICILE"",""recordinsert"":""2010-07-10 01:33:06"",""recordupdate"":""2014-07-20 18:19:25"",""username"":""admin"",""userupdate"":""enricomassa"",""marina"":""N"",""archeologica"":""N"",""rischioambientale"":""N"",""chiusa"":""N"",""ANDAMENTO"":""VERTICALE"",""data_verifica"":null,""hidden"":""0"",""CRONOLOGIA"":""REVISIONE CATASTALE G.S.SAVONESE 1998""}","44.2428952","8.074566","2020-06-17 10:58:04","","Italy","","","","",""