"Id","Numero","Limita la visualizzazione del contenuto a questi gruppi","Nome","Altre denominazioni","Grotte collegate","Primo censitore","Regione","Provincia","Comune","Località","Monte","Valle","Area carsica","Formazione geologica","Sviluppo reale","Sviluppo planimetrico","Estensione","Dislivello positivo","Dislivello negativo","Dislivello totale","Tipo di coordinate","Latitudine","Longitudine","Tipo coordinate originali","Quota altimetrica","Quota cartografica","Quota GPS","Denominazione carta","Edizione carta","Valutazione dato","Cavità archeologica","Cavità marina","Cavitàlacustre","Rischio ambientale","Cavità chiusa","Note accesso alla grotta","Cavità distrutta","Posizione verificata sul campo da curatore","Data ultima verifica sul campo","Idrologia","Andamento","Percorribilità","Gruppi","Cronologia catastale","Note","Descrizione","Itinerario","Sequenza pozzi","Fauna","Meteorologia","Geologia","Storia","hidden","Note relative a questa versione della scheda","Immagine ingresso","Autori immagine ingresso","Autori testi descrizione","Autori testi Itinerario","Autori testi Fauna","Autori testi Storia","Data importazione","Utente che ha inserito i dati","Utente che ha aggiornato i dati","Ultima modifica dei dati","Limita la modifica del contenuto ai seguenti gruppi","Dati pre importazione","Latitude","Longitude","Coordnatesupdated","Recorddeleted","Country","Alias","Litologia","Grotta turistica","Data curatore","Dati da verificare" "936","LI932","","GROTTA DEL PICCO","","","NORFO L. (ISSEL)","LIGURIA","SV","STELLA","MONTE PIANO NEFOSSE, CORONA","PIANO NEFOSSE","","SV14,SV14","SPM","356","0","0","0","120","120","GPS Geografiche WGS84","44° 24' 06.3'' N","8° 27' 22'' E","GPS Geografiche WGS84","590","","","","","","N","N","","N","N","","","","","temporary absorbent,temporary torrents","PREVALENTEMENTE VERTICALE","CON ATTREZZATURA DA PROGRESSIONE SU CORDA","GSL, CAI NOVARA (2001) S.C.RIBALDONE (2005) ","","POSIZIONAMENTO 2007 RIBALDONE","Dall' ingresso si arriva tramite un cunicolo sul soffitto di una salettina concrezionata. Si discende in arrampicata e si prosegue in discesa fino al P6. Raggiunto il fondo del pozzo si risale per raggiungere un ampio corridoio concrezionato che tramite uno scivolo arriva al P15, il pozzo più profondo e suggestivo della grotta. Sul fondo sulla destra è presente una spettacolare acquasantiera alabastrina. Si tralascia il camino parallelo al pozzo comunicante comunicante con degli ambienti raggiungibili in traversata sul P15 e si prosegue verso la pare attiva della cavità. Il breve ramo sulla destra porta ad una cascatella che esce da un cunicolo impraticabile e che da origine ad il torrente temporaneo che percorre la grotta. Proseguendo invece a sinistra, seguendo il torrentello verso valle si arriva in prossimità del P7 aggirabile tramite una cengia sulla sinistra che porta ad una parte del pozzo che è possibile scendere in arrampicata. Si prosegue ora in ampi ambienti tra crolli e depositi per una ventina di metri fino a raggiungere uno sprofondamento di circa 4 metri di diametro (21) facilmente scendibile in arrampicata. Rimanendo alti, sopra lo sprofondamento, o mediante una galleria che si apre a metà altezza, è possibile percorrere una modesta galleria che termina in corrispondenza di due fratture impercorribili: è il fondo fossile della grotta, a 48 metri di profondità. Alla base dello sprofondamento, superato un grosso masso, si prosegue in discesa in comodi ambienti tra massi di crollo di svariata dimensione. Disceso in arrampicata un pozzettino non molto visibile, uno stretto passaggio permette di arrivare all' orlo di un pozzo (P6), interrotto dopo pochi metri da un marcato terrazzino. Un ultimo saltino porta alla sala finale, a 68 metri di profondità. Quest' ultima è stata allargata dal S.C.Ribaldone nel 2007 portando alla luce la nuova parte di grotta. Si prosegue per una decina di metri nel meandro quasi interamente allargato artificialmente fino a raggiungere, tramite una scomoda strettoia, una saletta ingombra di massi. Da qui si scende per circa 5 metri in direzione del meandro iniziale fino ad ad una strettoia concrezionata che immette a metà altezza di una sala situata sotto la ex sala terminale. Si continua a scendere tramite un doppio passaggio che porta ad un pozzo di circa 8 metri, quasi verticale, scendibile in arrampicata. Dalla base di questo, caratterizato da singolari lame di calcite, si prosegue orizzontalmente lungo la frattura passando sotto ad una breve camino caratterizzato da un sottile terrazzino di conglomerato posto quasi sul soffitto. Si prosegue verso il basso tra massi e lame cristallizzate fino ad arrivare ad una saletta. si scende ancora in direzione della frattura passando sotto un ulteriore camino alto circa 8 metri dalle pareti terrose. Qui, tramite una stretta fessura, si scende ancora diagonalmente per circa 5 metri fino ad arrivare ad una saletta ingombra di massi percorsa dal torrente temporaneo. Alla base della saletta, a circa 100 metri di profondità, sempre seguendo la frattura si arriva alla sommità di un altro pozzo con imbocco piuttosto stretto e sovrastato da un camino. Si scende in arrampicata per circa 8 meri, fino ad arrivare alla base. Proseguendo tra i massi un' altra strettoia conduce alla sommità di un vano più ampio con evidenti segni di scorrimento idrico alto circa 6 metri. Al centro della sala un passaggio tra i massi conduce ad un altro piccolo vano. Si scende diagonalmente in un conicolo coperto da grossi cristalli di calcite fino ad arrivare ad una salettina dove parte orizzontalmente uno stretto cunicolo tuttora inesplorato. In basso un breve saltino conduce al letto sabbioso del torrente, collegato al cunicolo superiore da una stretta frattura.","Dal casello di Albissola proseguire a sinistra. Superato il paese di Stella S.Giovanni prendere il bivio sulla sinistra per Stella Corona. Arrivati alla piazzetta della chiesa proseguire su una strada in salita con indicazione ""località Bonomo"". La strada diventa sterrato, e prosegue in salita. Arrivati a un secco un tornante si prosegue sullosterrato a sinistra fino ad arrivare ad uno spiazzo molto panoramico dove si parcheggia l'auto. Si prosegue per lo sterrato erboso sulla sinistra in leggera discesa per qualche centinaio di metri. Superato un tombino sulla sinistra si prosegue fino a che lo sterrato inizia a salire per arrivare a delle rocce sulla sinistra a picco sulla valle. Da qui si scende per il ripido pendio un centinaio di metri dove su un terrazzino è ubicato il piccolo ingresso della grotta.","6,15,7,7","Colonie di chirotteri","suck_during_cold,blow_during_cold","","","","","Picco_ingresso.jpg","Alessandro Vernassa","CAI Novara, Alessandro Vernassa","","","","2010-07-10 01:32:00","admin","alessandrovernassa","2016-02-14 15:00:17","","{""REGIONE"":""LI"",""PROV"":""SV"",""NUM"":""932"",""SPECIF"":""1"",""DATAGG"":""2009-11-24"",""DRILEV"":""2004-12-31"",""NOME"":""GROTTA DEL PICCO"",""SINON"":null,""RAS"":""N"",""COMUNE"":""STELLA"",""LOCAL"":""MONTE PIANO NEFOSSE, CORONA"",""MONTE"":""PIANO NEFOSSE"",""ACAR"":""STELLA CORONA"",""ACARCOD"":""SV14,SV14"",""FM"":null,""FMCOD"":""SPM"",""AGE"":""Triassico Medio"",""SVILRE"":""356"",""SVILPLAN"":""0"",""ESTEN"":""0"",""DPOS"":""0"",""DNEG"":""120"",""DTOT"":""120"",""TC_01"":""GPS Geografiche WGS84"",""latitude"":""44\u00b0 24' 06.3'' N"",""longitude"":""8\u00b0 27' 22'' E"",""DC_01"":null,""SC_01"":""590"",""AE_01"":null,""QA_01"":""590"",""QC_01"":null,""VD_01"":null,""IDRO"":""assorbente temporanea,torrenti temporanei"",""RILEVATORI"":""NORFO L. (ISSEL)"",""GRADORIL"":null,""GRUPPI"":""GSL, CAI NOVARA (2001)\r\nS.C.RIBALDONE (2005)\r\n"",""NOTE"":""POSIZIONAMENTO 2007 RIBALDONE"",""NOTE2"":null,""RCS"":null,""ITINERARIO"":""Dal casello di Albissola proseguire a sinistra.\r\nSuperato il paese di Stella S.Giovanni prendere il bivio sulla sinistra per Stella Corona.\r\nArrivati alla piazzetta della chiesa proseguire su una strada in salita con indicazione \""localit\u00e0 Bonomo\"".\r\nLa strada diventa sterrato, e prosegue in salita.\r\nArrivati a un secco un tornante si prosegue sullosterrato a sinistra fino ad arrivare ad uno spiazzo molto panoramico dove si parcheggia l'auto.\r\nSi prosegue per lo sterrato erboso sulla sinistra in leggera discesa per qualche centinaio di metri.\r\nSuperato un tombino sulla sinistra si prosegue fino a che lo sterrato inizia a salire per arrivare a delle rocce sulla sinistra a picco sulla valle.\r\nDa qui si scende per il ripido pendio un centinaio di metri dove su un terrazzino \u00e8 ubicato il piccolo ingresso della grotta."",""DESCRIZIONE"":""Dall' ingresso si arriva tramite un cunicolo sul soffitto di una salettina concrezionata.\r\nSi discende in arrampicata e si prosegue in discesa fino al P6.\r\nRaggiunto il fondo del pozzo si risale per raggiungere un ampio corridoio concrezionato che tramite uno scivolo arriva al P15, il pozzo pi\u00f9 profondo e suggestivo della grotta.\r\nSul fondo sulla destra \u00e8 presente una spettacolare acquasantiera alabastrina.\r\nSi tralascia il camino parallelo al pozzo comunicante comunicante con degli ambienti raggiungibili in traversata sul P15 e si prosegue verso la pare attiva della cavit\u00e0.\r\nIl breve ramo sulla destra porta ad una cascatella che esce da un cunicolo impraticabile e che da origine ad il torrente temporaneo che percorre la grotta.\r\nProseguendo invece a sinistra, seguendo il torrentello verso valle si arriva in prossimit\u00e0 del P7 aggirabile tramite una cengia sulla sinistra che porta ad una parte del pozzo che \u00e8 possibile scendere in arrampicata.\r\nSi prosegue ora in ampi ambienti tra crolli e depositi per una ventina di metri fino a raggiungere uno sprofondamento di circa 4 metri di diametro (21) facilmente scendibile in arrampicata.\r\nRimanendo alti, sopra lo sprofondamento, o mediante una galleria che si apre a met\u00e0 altezza, \u00e8 possibile percorrere una modesta galleria che termina in corrispondenza di due fratture impercorribili: \u00e8 il fondo fossile della grotta, a 48 metri di profondit\u00e0.\r\n\r\nAlla base dello sprofondamento, superato un grosso masso, si prosegue in discesa in comodi ambienti tra massi di crollo di svariata dimensione.\r\nDisceso in arrampicata un pozzettino non molto visibile, uno stretto passaggio permette di arrivare all' orlo di un pozzo (P6), interrotto dopo pochi metri da un marcato terrazzino.\r\nUn ultimo saltino porta alla sala finale, a 68 metri di profondit\u00e0. Quest' ultima \u00e8 stata allargata dal S.C.Ribaldone nel 2007 portando alla luce la nuova parte di grotta. Si prosegue per una decina di metri nel meandro quasi interamente allargato artificialmente fino a raggiungere, tramite una scomoda strettoia, una saletta ingombra di massi. Da qui si scende per circa 5 metri in direzione del meandro iniziale fino ad ad una strettoia concrezionata che immette a met\u00e0 altezza di una sala situata sotto la ex sala terminale.\r\nSi continua a scendere tramite un doppio passaggio che porta ad un pozzo di circa 8 metri, quasi verticale, scendibile in arrampicata.\r\nDalla base di questo, caratterizato da singolari lame di calcite, si prosegue orizzontalmente lungo la frattura passando sotto ad una breve camino caratterizzato da un sottile terrazzino di conglomerato posto quasi sul soffitto.\r\nSi prosegue verso il basso tra massi e lame cristallizzate fino ad arrivare ad una saletta. si scende ancora in direzione della frattura passando sotto un ulteriore camino alto circa 8 metri dalle pareti terrose.\r\nQui, tramite una stretta fessura, si scende ancora diagonalmente per circa 5 metri fino ad arrivare ad una saletta ingombra di massi percorsa dal torrente temporaneo.\r\nAlla base della saletta, a circa 100 metri di profondit\u00e0, sempre seguendo la frattura si arriva alla sommit\u00e0 di un altro pozzo con imbocco piuttosto stretto e sovrastato da un camino.\r\nSi scende in arrampicata per circa 8 meri, fino ad arrivare alla base.\r\nProseguendo tra i massi un' altra strettoia conduce alla sommit\u00e0 di un vano pi\u00f9 ampio con evidenti segni di scorrimento idrico alto circa 6 metri.\r\nAl centro della sala un passaggio tra i massi conduce ad un altro piccolo vano.\r\nSi scende diagonalmente in un conicolo coperto da grossi cristalli di calcite fino ad arrivare ad una salettina dove parte orizzontalmente uno stretto cunicolo tuttora inesplorato.\r\nIn basso un breve saltino conduce al letto sabbioso del torrente, collegato al cunicolo superiore da una stretta frattura."",""FAUNA"":""Colonie di chirotteri"",""POZZI"":""6,15,7,7"",""PERCORRIBILITA"":""CON ATTREZZATURA DA PROGRESSIONE SU CORDA"",""recordinsert"":""2010-07-10 01:32:00"",""recordupdate"":""2016-02-14 15:00:17"",""username"":""admin"",""userupdate"":""alessandrovernassa"",""marina"":""N"",""archeologica"":""N"",""rischioambientale"":""N"",""chiusa"":""N"",""ANDAMENTO"":""PREVALENTEMENTE VERTICALE"",""data_verifica"":null,""photo1"":""Picco_ingresso.jpg"",""authorphoto1"":""Alessandro Vernassa"",""authorDESCRIZIONE"":""CAI Novara, Alessandro Vernassa"",""METEO"":""soffia in inverno,aspira in inverno""}","44.40175","8.4561111","2020-06-17 10:57:52","","Italy","","","","",""