MONTE VERRUGA

SP39

Provincia
LIGURIA
Descrizione
L’alta Val di Vara fin dai tempi più antichi è nota per la sua abbondanza di acqua e di sorgenti perenni; ne sono testimonianza, oltre alla toponomastica (la fonte Sacrata ad esempio), alcuni mulini in fondovalle ancora attivi e numerosi ruderi posti lungo corsi d’acqua dal deflusso insolitamente copioso. Alcuni acquedotti locali si approvvigionano da risorgenze di natura carsica, collegate a reticoli ipogei ancora in parte ignoti o parzialmente studiati nel corso degli anni ’70-’90. Alcuni settori a tutt’oggi riservano ancora numerosi interrogativi sia per la difficoltà esplorativa che per impedimenti burocratici non ancora risolti, a discapito di un miglioramento e di una salvaguardia della risorsa idrica di cui l’intera collettività potrebbe beneficiare.
Superficie interessata (ha)
147
Comuni
MAISSANA, VARESE LIGURE
Bacino imbrifero
rio Borsa, rio Cesinelle, fiume Vara
Caratteristiche geolitologiche
Calcari a Calpionella (Creta inf:).
Caratteristiche geomorfologiche
Presenti forme di carsismo superficiale, anche se poco evidenti. Accumuli di versante estesi e potenti. Paleofrane.
Caratteristiche idrogeologiche
L’area carsica del M. Verruga presenta caratteristiche complessivamente analoghe a quelle della confinante Val Graveglia; infatti anch’essa non è costituita da un unico e omogeneo complesso carbonatico, ma da più “isole calcaree” separate fra loro da litologie di natura differente, appartenenti alle sopramenzionate Unità del Bracco-Val Graveglia e del M. Gottero. Lo sviluppo spaziale di numerose cavità è stato profondamente condizionato dall’intensa attività tettonica che ha visibilmente influenzato la morfologia superficiale dell’area; sono frequenti le grotte con andamento delle gallerie impostato lungo diaclasi allineate secondo le prevalenti dislocazioni regionali. Contestualmente lo sviluppo ipogeo locale risente del contrasto di permeabilità fra i calcari e le formazioni in continuità stratigrafica quali Diaspri e Argillite a Palombini.
Ad eccezione di alcuni ridotti sprofondamenti del terreno simili a doline di svuotamento, non sono state individuate per il momento forme superficiali ad imbuto.
Si sono osservati invece corsi d’acqua che anche in periodo di intense precipitazioni hanno un alveo totalmente asciutto o con un anomalo deflusso, ma con settori di assorbimento non a caso prossimi a reticoli ipogei perennemente oggetto di un’intensa circolazione idrica.
Una simile dinamica è riscontrabile in differenti torrenti circolanti nell’area studiata:
- nel rio Bocco, affluente del rio Borsa a monte di Disconesi; le acque svaniscono nello spesso materasso alluvionale sottostante, andando probabilmente ad alimentare il fiume sotterraneo circolante nello Scrigno del Borsa (1263 Li/SP), per ricomparire in superficie poco più a valle;
- nel torrente Cesinella Grossa, il cui alveo scorre parallelamente, ma a quota leggermente inferiore, alla Risorgenza delle Sette Fontane (1267 Li/SP);
- nel rio di Lagorara; poco a monte del ponte sulla strada provinciale fra Maissana e Santa Maria, le acque del torrente si perdono nelle ghiaie, ricomparendo saltuariamente anche in periodo di siccità all’uscita della Risorgenza sotto il ponte di Lagorara (1266 Li/SP).
Recentemente si sono intrapresi degli studi in corrispondenza del settore dello Scrigno del Borsa, con esiti tuttavia ancora incerti.
Caratteristiche speleologiche
Storicamente, il gruppo speleologico che ha maggiormente operato in valle è senza dubbio il G.S.L. “A. Issel” che ha battuto a lungo la zona ed ha il merito di aver scoperto ed esplorato le più importanti cavità della vallata.
Già negli anni ‘70 si trovano sul loro bollettino interno, il Notiziario Speleologico Ligure, trascrizioni di battute e ricognizioni effettuate nel Comune di Maissana.
Congiuntamente all’Issel, operava in quegli anni il Gruppo Entomologo Ligure (G.E.L.), più orientato verso gli studi sulla fauna ipogea, il cui contributo, legato soprattutto alla scoperta di nuove grotte, risulta ancora riscontrabile nel Catasto Ligure.
Nel 1988 il G.S. “A. Issel” trova ed esplora le due grotte di maggior sviluppo (il Muin de Strie, 1253 Li/SP e lo Scrigno del Borsa, 1263 Li/SP).
Nel 1994 il G.S. Bolzaneto, nell’ambito di una revisione catastale, visita la Grotta del Bandito 465 Li/SP e il Pozzetto di Monte Scogliera 854 Li/SP e ne ridisegna il rilievo, pubblicandolo sul proprio bollettino.
Dal 1995 al solito Issel si affianca il G.S. Lunense per proseguire l’attività esplorativa in questa e altre zone; questi ultimi avevano già sporadicamente frequentato l’area ma senza produrre documentazione.
Recentemente, nell’ambito di un’intensa attività sul terreno necessaria alla pubblicazione di una monografia sull’area carsica, l’A.S.G. “ San Giorgio” ha rivisitato tutte le cavità accessibili, realizzando il rilievo topografico per la quasi totalità di esse ed esplorandone cinque nuove.
Nell’area carsica del Monte Verruga sono attualmente conosciute 29 grotte per uno sviluppo totale di 1818,50 m (rilevati) e di circa 2200 m (esplorati), suddivise tra i comuni di Maissana (21) e Varese Ligure (8).
La cavità più alta in quota è l’Antro di Monte Scogliera (855 Li/SP), sulla vetta del M. Scogliera a 965 m, la più bassa è la Grotta Seconda di Fontana Ricca (1817 Li/SP), nell’alveo del Torrente Cesinella a 485 m.
Nelle tabelle seguenti sono riportate le maggiori grotte dell’area per profondità e sviluppo.

LE GROTTE PIU’ PROFONDE Dislivello LE GROTTE PIU’ LUNGHE Sviluppo
Grotta seconda di Liciorno -30,00 Scrigno del Borsa 532,00
Grotta di Monte Verruga -26,00 Muin de Strie(*) 504,00
Tana del Liciorno -20,00 Grotta seconda di Liciorno 200,00
Pozzetto di Monte Scogliera -10,80 Grotta di Monte Verruga 120,00
Tana da Cruxetta -10,00 Risorgenza Palazzolo 65,00
Grotta delle Ossa -9,00 Tana del Liciorno 60,00
Grotta di Rio Borsa -8,00 Risorgenza delle Sette Fontane 45,00
Risorgenza Cerreta -8,00 Grotta di Rio Borsa 40,00
Copertura vegetale e uso del suolo
Gran parte dell’area si presenta boscata con abbondanza di castagneti, querce, carpini e faggi; in quota si estendono ampi pascoli, mentre sui versanti meno acclivi e meglio disposti sono ancora attive alcune coltivazioni.
Sono presenti alcune importanti emergenze:
- di tipo geominerario: presso M. Porcile, Mulin Cornaio e Loc. Palazzo (miniere); Colli di Sotto (cava di marmo ove si estraeva il “Rosso di Levanto”);
- di tipo archeologico: sito di Lagorara, raro esempio di area di estrazione del tipo “cava a cielo aperto” risalente al periodo compreso fra il tardo Neolitico e l’età del Bronzo; il sito è localizzato nel Comune di Maissana; negli anni ’90 si sono succedute varie campagne di scavo, organizzate dalla Soprintendenza Archeologica della Liguria, che hanno riportato alla luce il sito, rimasto poco disturbato dalle trasformazioni naturali e antropiche del territorio, in cui è possibile ricostruire la catena operativa delle attività svolte, dall’estrazione dei blocchi di diaspro rosso alla realizzazione di semilavorati a forma di ogiva (bifacciali).
Note
Alla luce degli aggiornamenti cartografici e delle nuove acquisizioni geologiche e geomorfologiche realizzate sul territorio a seguito della pianificazione territoriale in Liguria, si rende necessaria una nuova perimetrazione dell’area carsica, ritenuta insoddisfacente e non congrua alla realtà esistente già in occasione della mappatura delle aree carsiche realizzata per la L.R. 14/90.
Necessarie colorazioni in alcuni corsi d’acqua ipogei allo scopo di individuare le direzioni di circolazione e le aree di ricarica, come nel caso delle acque circolanti all’interno dello Scrigno del Borsa (1263 Li/SP), del Muin de Strie (1253 Li/SP), della Risorgenza delle Sette Fontane (1267 Li/SP), della Risorgenza sotto il Ponte di Lagorara (1266 Li/SP) e della Risorgenza Palazzolo (1268 Li/SP).
CTR 10000:232030 232070
Bibliografia
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Inquadramento geografico
L’area carsica SP 39 occupa la parte iniziale della Val di Vara, nella Provincia di La Spezia; inizialmente si sviluppa con direzione SO-NE, lungo i rilievi dell’Appennino Ligure che si staccano dall’allineamento montuoso M. Alpe - M. Porcile - M. Chiappozzo, spartiacque montuoso che la separa dalla confinante area carsica della Val Graveglia. Nei pressi di Varese Ligure la vallata piega verso S, direzione che mantiene fino a S. Pietro Vara, per poi scorrere fino a mare con orientazione NO-SE.
A seguito della particolare disposizione geografica del bacino del Vara, orientato complessivamente da NO verso SE, si determina una particolare circolazione delle masse d’aria, con venti umidi e tiepidi provenienti dal mare che risalgono la vallata, mentre la protezione offerta dallo spartiacque Tirrenico-Padano impedisce l’attraversamento dei venti freddi spiranti da N; di conseguenza la valle è caratterizzata da abbondanti piogge, prevalentemente concentrate nel periodo autunnale ed invernale, con temperature medie comprese tra 10° e 15°C.
All'interno dell'area carsica sono presenti numerosi insediamenti di montagna, caratterizzati da un’architettura rurale adattata alla morfologia ed al contesto territoriale.
Inquadramento geologico
L’Alta Val di Vara è caratterizzata da interessanti fenomeni carsici sia di superficie sia ipogei; si sviluppa prevalentemente su terreni appartenenti all’Unità del Bracco-Val Graveglia, la quale, assieme alle Unità del Monte Gottero e di Colli-Tavarone, compone l’insieme delle Unità Liguri Interne.
L’Unità del Bracco-Val Graveglia è composta da un complesso di base ofiolitico sovrastato da una serie sedimentaria di copertura, entrambi costituiti da un’estrema variabilità di spessore e di composizione, anche in località relativamente vicine fra loro; i termini di natura ofiolitica compaiono spesso al nucleo di grandi pieghe coricate.
Dal basso verso l’alto, in rapida successione stratigrafica, si possono osservare le seguenti formazioni rocciose: Serpentiniti a lherzoliti, Brecce di M. Capra, Basalti, Brecce di M. Zenone, Diaspri, Calcari a Calpionelle e Argille a Palombini. Altrove sono presenti anche gli Scisti della Val Lavagna e la Formazione Colli-Tavarone (argilliti).
Da un punto di vista tettonico, l’alta Val di Vara è stata oggetto di almeno due fasi deformative successive, che hanno lasciato traccia di imponenti pieghe e strizzamenti negli ammassi rocciosi, non sempre di facile interpretazione; ne è un esempio tipico la formazione dei Calcari a Calpionelle che, seppur mantenendo gli originari rapporti stratigrafici, si presenta frequentemente con Diaspri e Argille a Palombini in sequenza rovesciata, ovvero con le Argille alla base e i Diaspri al tetto.
Le principali direttrici tettoniche, sono rappresentate da due sistemi grossolanamente ortogonali fra loro: il primo risulta orientato fra N-S e NO-SE, mentre il secondo segue un allineamento NE-SO.
E’ interessante osservare come queste direzioni influenzino i vari aspetti geomorfologici della vallata, sia superficiali, come il reticolo idrografico del fiume Vara e dei suoi più importanti affluenti, che sotterranei, come lo sviluppo degli ambienti ipogei, in tutte le loro svariate forme, presenti nei numerosi affioramenti di Calcari a Calpionelle.
In alta Val di Vara, la formazione principalmente carsificabile è costituita dai Calcari a Calpionelle: si tratta di rocce parzialmente carbonatiche, che normalmente hanno un alto contenuto in silice, ma che in corrispondenza delle bancate calcaree quasi pure permettono lo sviluppo di un vero e proprio fenomeno carsico. Diaspri e Argille a Palombini svolgono il ruolo di soglie di permeabilità, condizionando l’andamento del reticolo carsico ipogeo; un tipico esempio è rappresentato dallo sviluppo dello Scrigno del Borsa, ove alla base delle gallerie più profonde si osservano intercalazioni argillitiche, mentre all’esterno, a monte dei rami più vicini al rio Bocco affiorano omogeneamente i diaspri.

Grotte conosciute in quest'area: 18


LI1263 SCRIGNO DEL BORSA wgs84: 44.330453N 9.5108385E Q.630
LI1000 GROTTA DI MONTE VERRUGA wgs84: 44.3662871N 9.5141742E Q.665
LI1268 GROTTA SOTTO L'ACQUEDOTTO DI OSSEGNA wgs84: 44.3655466N 9.5528188E Q.
LI2038 RISORGENZA PALAZZOLO wgs84: 44.342852N 9.532072E Q.570
LI465 GROTTA DEL BANDITO wgs84: 44.3548725N 9.5281203E Q.920
LI855 ANTRO DEL MONTE SCOGLIERA wgs84: 44.3503434N 9.5299064E Q.965
LI1293 POZZETTO DELLE OSSA SOPRA FONTANA RICCA wgs84: 44.3663687N 9.5629453E Q.540
LI1816 FRATTURA SOTTOMILLE wgs84: 44.3663061N 9.513961E Q.640
LI1269 GROTTA DELLE OSSA wgs84: 44.3382014N 9.5293205E Q.805
LI1270 POZZETTO VICINO GROTTA DELLE OSSA wgs84: 44.3377601N 9.5293416E Q.805
LI1290 DIACLASI SOFFIANTE DI FONTANA RICCA wgs84: 44.3652588N 9.5623943E Q.495
LI1295 BOCCHE RIO BORSA wgs84: 44.3306589N 9.5111037E Q.610
LI1264 RISORGENZA CERRETA wgs84: 44.3725039N 9.5210566E Q.620
LI1265 TANA DELLE MINE wgs84: 44.3710207N 9.522537E Q.730
LI1266 RISORGENZA SOTTO IL PONTE DI LAGORARA wgs84: 44.3429609N 9.5318974E Q.575
LI1252 GROTTA SECONDA DI LICIORNO wgs84: 44.3255149N 9.517869E Q.870
LI1291 BUCO SOFFIANTE DELLA STALLA Q.
LI1209 GROTTICELLA DELLE OSSA SOPRA FONTANA RICCA Q.