BRIC TAMPA

SV25

Provincia
LIGURIA
Descrizione
L'area carsica del Bric Tampa pur non essendo una delle maggiori aree carsiche della Liguria contiene al suo interno la cavità più estesa della regione, la grotta degli Scogli Neri. Lo sviluppo del carsismo è fortemente condizionato dalla struttura geologica dell’area, che genera due sistemi ideologici sovrapposti e indipendenti.
Superficie interessata (ha)
299
Comuni
GIUSTENICE
Bacino imbrifero
MAREMOLA.
Caratteristiche geolitologiche
Calcari e Dolomia di S. Pietro ai Monti, qualche affioramento di quarziti di Ponte di Nava.
Caratteristiche geomorfologiche
Versanti N molto aspri con canaloni e pareti verticali; versanti S più dolci e boscati. In alcune zone tipici paesaggi carsici (Bric Tampa: "città dei sassi").
Caratteristiche idrogeologiche
Come già accennato in precedenza la struttura geologica del Bric Tampa condiziona fortemente la configurazione dell’area carsica ed i suoi limiti. Infatti, la presenza di due blocchi di rocce carbonatiche separate da una fascia di rocce impermeabili e dislocati dalla faglia del Bric Tampa, genera in pratica due sistemi quasi sovrapposti ma poco o nulla comunicanti tra loro: ad est il sistema del Garbo de Conche, che si sviluppa interamente all’interno del blocco superiore, ad ovest il sistema degli Scogli Neri che si sviluppa nel blocco inferiore. Entrambi i sistemi sono poco conosciuti dal punto di vista idrologico. Il sistema delle Conche assorbe acqua probabilmente dalla valle del Rio della Chiesa (Calandri, 1990) ma non si conoscono cavità assorbenti nella zona a monte.
Il sistema degli Scogli Neri è forse ancora meno conosciuto sia per quanto riguarda la zona di assorbimento sia per la circolazione idrica a valle del sifone terminale (stretto e fangoso, quindi non esplorabile) dove le acque si infiltrano per riemergere, dopo un percorso sconosciuto di almeno 1 km, alla sorgente Ruè, nell’alveo del Maremola. Il collegamento idrologico tra la grotta degli Scogli eri e la sorgente Ruè è stato accertato da una colorazione effettuata negli anni ’70 del secolo scorso (G.S.L. Issel e CSARI, 1971) ma parte della portata della sorgente Ruè deriva sicuramente da perdite di subalveo del Maremola pertanto rimade da accertare se l’acqua degli Scogli Neri emerga direttamente dalla sorgente oppure emerga a monte di essa e poi si infiltri nuovamente per scaturire alla sorgente Ruè.
Nel settore di ponente dell’area carsica è conosciuto un piccolo sistema idrologico indipendente la cui unica cavità degna di nota è la risorgenza attiva della Tana dell’Armandino.
Caratteristiche speleologiche
La struttura geologica del Bric Tampa ha generato due sistemi carsici sovrapposti indipendenti, separati dal nucleo della piega, impermeabile. Inoltre la faglia del Bric Tampa separa ulteriormente il massiccio in due blocchi affiancati per cui gli affioramenti carsificati presumibilmente indipendenti sono almeno tre più un quarto più profondo.
Il membro occidentale superiore, speleologicamente poco conosciuto, ospita diversi esempi di condotte senili afferenti alla grotta-sorgente dell’Armandino.
Il membro occidentale inferiore ospita la grotta degli Scogli Neri, la più complessa del massiccio. La grotta si sviluppa prevalentemente al contatto fra la formazione delle Dolomie di San Pietro dei Monti, costituita da dolomie e calcari dolomitici a banchi di età ladinica, e la Formazione di Costa Losera, dell’anisico, costituita da bancate di calcari e calcari dolomitici. Lo sviluppo della grotta è troncato verso est dalla faglia del Bric Tampa, che ha avuto un ruolo sicuramente fondamentale nello sviluppo delle forme ipogee. La grotta degli Scogli Neri si è formata in condizioni morfologiche esterne assai diverse da quelle attuali pertanto rappresenta la fase senile del massiccio. Nella zona di assorbimento attuale, molto ridotta rispetto a quella presumibile dalle morfologie della grotta, non sono conosciute grotte di sviluppo significativo.
Il membro orientale superiore ospita il sistema della grotta delle Conche, grotta-sorgente percorsa da un importante corso d’acqua che si sviluppa al contatto tra le rocce carbonatiche ed il substrato impermeabile. Nella zona sommitale sono note alcune grotte verticali a pozzo (Avanzo del Priapaiu, Pozzo del Coyote ecc...).
Copertura vegetale e uso del suolo
L’area è popolata dalla classica fauna del bosco di media quota; cinghiale, daino, capriolo volpe, falco, sono in costante crescita; la fauna ipogea è rara e nel tempo non sono state segnalate popolazioni particolarmente significative..
L’area presenta una copertura disomogenea, con netta differenza tra versante marino e padano.
Sul versante marino si alternano zone di carso nudo a zone di macchia mediterranea.
Sul versante padano dominano il bosco misto a caducifoglie ed i castagneti; salendo di quota sono presenti rigogliose faggete.
Localmente sono presenti alcuni vecchi terrazzamenti ormai abbandonati.
Altri segni di antropizzazione in decadenza sono la rete sentieristica, sviluppata e utilizzata sino agli anni ’80 del secolo scorso e alcune mulattiere.
La cavità del Garbo de Cunche (Li93 SV) necessita di tutela in quanto oggetto di emungimento delle proprie acque ad opera dell’acquedotto comunale di Giustenice (SV).
Note
Storia delle esplorazioni
La grotta degli Scogli Neri fu scoperta dal Gruppo Speleologico CAI Bolzaneto nel febbraio 1964. Fu esplorata e rilevata negli anni successivi fino all’attuale fondo ed al lago che, in quegli anni, era quasi sempre presente. Nel 1970 ci fu un primo tentativo di studio globale della grotta, ad opera di una spedizione scientifica italo-belga organizzata dal G.S.L. "Issel" di Genova e dallo C.S.A.R.I. di Bruxelles. A seguito di tale spedizione, e di quella dell'anno successivo, furono pubblicati alcuni lavori interessanti per un primo approccio alla morfologia ed alla speleogenesi della cavità (G.S.L. "Issel" Genova & C.S.A.R.I. Bruxelles, 1971 - Cachia M. & Maifredi P., 1974).
Dopo alcuni anni di chiusura totale ad opera del Comune di Giustenice con scopi di salvaguardia delle concrezioni aragonitiche, purtroppo già abbondantemente saccheggiate, la grotta fu riaperta ai Gruppi Speleologici a partire dal 1980. Nel 1981 il G.S.Nadir di Genova ritrovò il lago vuoto ed effettuò una risalita sopra di esso già individuata dai primi esploratori del G.S. Bolzaneto (Grigoli R. et al., 1970) esplorando un paio di chilometri di gallerie a tratti assai concrezionate (i Rami Nuovi). Gli esploratori, in collaborazione con il G.S. Imperiese, effettuarono anche il rilievo delle gallerie principali.
Nel 1995 il Gruppo Speleologico CAI Bolzaneto organizzò un campo interno della durata di otto giorni durante il quale vennero rilevate le principali emergenze morfologiche e strutturali della grotta con prelievo di campioni di concrezioni per effettuare datazioni al fine di proporre una cronologia delle fasi di formazione ed evoluzione della grotta (Cavallo et al).
Presenti 12 ipogei, molti dei quali di ridotto sviluppo e dimensioni; Scogli Neri risulta essere quella con sviluppo (2250m) e dislivello (250m) maggiori; segue il Garbo de Cunche con sviluppo di 480m e la grotta Risorgente dell’Armando con sviluppo 160m, mentre per profondità sono degne di nota l’Avanzo del Priapaiu (67m di dislivello) e il Pozzo del Tampa (30m di dislivello).
CTR 10000:228150; 245030
Bibliografia
• Bollettino G.S. Imperiese C.A.I.: Note idrogeologiche sul Garbu de Conche 93 LI/SV (Val Maremola, SV), anno 1990, CALANDRI Gilberto
• Bollettino G.S. Imperiese C.A.I.: Prime osservazioni di crani di chirotteri raccolti nella Grotta degli Scogli Neri (435 LI/SV), anno 1983 AMELIO Mauro, BONZANO Claudio
• Bollettino G.S. Imperiese C.A.I.: Grotta delle Conche: 2° ingresso, anno 1982, DE NEGRI Paolo
• Gruppo Speleologico CAI Bolzaneto: Spedizione agli Scogli Neri - Agosto 1968, anno 1968 CAVANNA Pino, MACCIO' Gianni, RONCAGLIOLO Roberto
• Gruppo Speleologico CAI Bolzaneto: Spedizione agli Scogli Neri del 15/03/1970, anno 1970 REPETTO Francesco
• Gruppo Speleologico CAI Bolzaneto: La sala meravigliosa, anno:1970 REPETTO Francesco
• Gruppo Speleologico CAI Bolzaneto: Spedizione intergruppi alla grotta "Scogli Neri", anno 1970 MACCIO' Gianni
• Gruppo Speleologico CAI Bolzaneto: Sedimenti della grotta Scogli Neri, anno 1970 DELFINO Luigi
• Gruppo Speleologico CAI Bolzaneto: E' possibile salvare gli Scogli Neri, anno 1973 REPETTO Francesco
• Gruppo Speleologico CAI Bolzaneto: La fauna fossile degli Scogli Neri, anno 1976 LAMBERTI Andrea
• Gruppo Speleologico CAI Bolzaneto: Salvaguardia si… salvaguardia no…, anno 1978 RONCAGLIOLO Roberto
• Gruppo Speleologico CAI Bolzaneto: Operazione Scogli Neri '95, anno 1995 CAVALLO Carlo
• Gruppo Speleologico CAI Bolzaneto: Breve storia delle esplorazioni a Scogli Neri, anno 1995CAVALLO Carlo
• Gruppo Speleologico CAI Bolzaneto: Osservazioni speleomorfologiche sulla grotta degli Scogli Neri, anno 1995 CAVALLO Carlo, VETUSCHI ZUCCOLINI Marino
• Gruppo Speleologico CAI Bolzaneto: Analisi stratigrafica dei depositi del ramo dei Ciclopi (Grotta degli Scogli Neri - SV), anno 1998 RATTO Luca
• Gruppo Speleologico CAI Bolzaneto: Il lago... sotto il lago, anno 1999 REPETTO Francesco, REPETTO Matteo
• Gruppo Speleologico CAI Bolzaneto: Ipotesi evolutiva della grotta degli Scogli Neri (Bric Tampa - Alpi Liguri) sulla base della datazione di alcuni depositi calcitici, anno 1999 CAVALLO Carlo, PONS Edwige
• Lavori della Società Italiana di Biogeografia: Il popolamento cavernicolo delle Alpi Occidentali, anno 1982, BOLOGNA Marco, VIGNA TAGLIANTI Augusto
• Rassegna speleologica Italiana: L'attuale situazione del Catasto Speleologico in Liguria, anno 1955, CODDE' Enzo
• Rassegna Speleologica Italiana. Atti XI Congresso Nazionale di Speleologia. Genova, 1972: Note morfologiche e genetiche sulla Grotta degli Scogli Neri - N. 435 Li (SV), anno 1974 CACHIA Maurizio, MAIFREDI Pietro
• Rassegna speleologica Italiana: Attività del Gruppo Grotte Ferrania nel 1967, anno 1968 CARLINI Valter
• Rassegna speleologica Italiana: Attività del Gruppo Speleologico Ligure "A. Issel" nel 1971, anno 1972 MAIFREDI Pietro
• Speleologia: Scogli Neri: un'altra sorpresa, anno 1982 GERBINO Paolo
• Speleologia: Regolamentazione accesso Grotta Scogli Neri Savona, anno 1982 Delegazione Speleologica Ligure
• Speleologia: Segnalazione di Carbidimiti nella Grotta degli Scogli Neri (Savona - Liguria), anno 1999 SARIGU Sergio
• Annali del Museo Civico di Storia Naturale di Genova "Giacomo Doria": Fauna cavernicola del Savonese, anno 1955 FRANCISCOLO Mario
• Notiziario Speleologico Ligure: Nuove esplorazioni alla Grotta delle Conche, anno 1967 REPETTO Francesco
• Notiziario Speleologico Ligure: D.S.L, anno 1975 MAIFREDI Pietro
• Bollettino G.S. Imperiese C.A.I.: Il controllo strutturale del carsismo del Bric Tampa: osservazioni preliminari (Val Maremola, Liguria occidentale), anno 1983 MENARDI NOGUERA Alessandro
• Gruppo Speleologico CAI Bolzaneto: Tanto per cominciare (come nasce uno speleosub), anno 1996 SALARI SINAGRA Andrea
• Gruppo Speleologico CAI Bolzaneto: Ritorno al Coyote, anno 1990 CAVALLO Andrea
• Guida Speleologica Ligure: Le nostre grotte, anno 1987 BIXIO Roberto, CULOTTA Nadia, DE BIASI Mario, FERRI Giuseppe, FORTI Paolo, LECCIOLI Sergio, MAIFREDI Pietro, MAINERI Dario, MAIOLINO Luciano, MASSUCCO Rinaldo, ODETTI Giuliva, PAGANO Leandro, REPETTO Francesco, ZOIA Stefano
• Le Grotte d'Italia. Atti XVI Congresso Nazionale di Speleologia. Udine, 6-9 settembre 1990: Caratteri idrogeochimici di alcuni sistemi carsici del M. Carmo (Prov. Savona), anno 1992-93 CALANDRI Gilberto
• Annali del Museo Civico di Storia Naturale di Genova: Sopra alcuni Miriapodi cavernicoli italiani, raccolti dai sigg. A. Vacca e R. Barbieri, anno 1889 LATZEL Robert
• Le Grotte d'Italia: I Miriapodi cavernicoli italiani, anno 1932 MANFREDI Paola
• Le Grotte d'Italia: I Coleotteri Cavernicoli Italiani. Elenco geografico delle grotte con indicazione delle specie e varietà dei coleotteri cavernicoli finora trovati in Italia, anno 1930 MULLER Giuseppe
• La Rivista del Club Alpino Italiano: Grotte della Liguria, anno 1959 SANFILIPPO Nino
• Guida per escursioni nelle Alpi e Appennini Liguri, anno 1924 DELLEPIANE Giovanni
• Il Melograno: Grotta della Cascata, anno 1966-1967 BELLENDA Giacomo et alii
• Bollettino del Club Alpino Italiano: Le grotte dell'Appennino Ligure e delle Alpi Marittime, anno 1900 BENSA Paolo
• Atti V Convegno Speleologico Ligure "Toirano 2000" - Toirano (SV), 30 settembre - 1° ottobre 2000 - bozza volume II: Esplorazioni speleosubacquee in Liguria negli anni '90, anno:2001 CAVALLO Carlo, SALARI SINAGRA Andrea
• Tutto Speleo: Paleospeleologia, anno 2001 CAMPI Mauro
• I Cavernicoli - Associazione Ricerche Speleologiche Alassio: Gli Scogli Neri... un sogno… la realtà, anno 1979 TENCONI Bruno
• Notiziario: Scogli Neri, anno 1978 Delegazione Speleologica Ligure
• Notiziario: Scogli Neri, anno 1979 Delegazione Speleologica Ligure
• Notiziario: Scogli Neri: Una storia tormentata, anno 1979 Delegazione Speleologica Ligure
• Atti V Convegno Speleologico Ligure "Toirano 2000" - Toirano (SV), 30 settembre - 1° ottobre 2000 - volume I: I cristalli di aragonite della Tana da Giera, anno 2001 CALANDRI Gilberto
• Guida Speleologica Ligure: Le nostre grotte, anno 1987 BIXIO Roberto, CULOTTA Nadia, DE BIASI Mario, FERRI Giuseppe, FORTI Paolo, LECCIOLI Sergio, MAIFREDI Pietro, MAINERI Dario, MAIOLINO Luciano, MASSUCCO Rinaldo, ODETTI Giuliva, PAGANO Leandro, REPETTO Francesco, ZOIA Stefano
• Le Grotte d'Italia. Atti XVI Congresso Nazionale di Speleologia. Udine, 6-9 settembre 1990: Caratteri idrogeochimici di alcuni sistemi carsici del M. Carmo (Prov. Savona), anno 1992-93 CALANDRI Gilberto
• L'Electron. Revue trimestrelle: Exploration italo-belge del la Grotte del Scogli Neri 435 Li, anno 1971 BOUTRY H., CACHIA Maurizio, DELABY Jean Claude, DEVOS A., DEVOS J., MAIFREDI Pietro, PASTORINO M.V.
• Annuario 1970 del GEB-C.A.I. sez. Ligure, sottosezione Bolzaneto nel 25° di costituzione: La Grotta degli "Scogli Neri", n. 435 Li, anno 1970 NOVELLI Giuseppe, RONCAGLIOLO Roberto, MACCIO' Gianni, GRIGOLI Rodolfo, GRIGOLI Vanna
• Stalattiti e Stalagmiti: Esplorazione alle Rocce Nere (3 marzo '68), anno 1968 DAL BO Giorgio, MASSA Sebastiano
• Stalattiti e Stalagmiti: Attività 1998 nella Valle Bormida (SV) e zone limitrofe, anno 1998 SANNA Adele
• Grotte: Una visita agli Scogli Neri, anno 1971 BALBIANO D'ARAMENGO Carlo
• Opuscolo stampato in proprio per l'Incontro della speleologia Ligure 31 maggio 1998: Primi risultati delle ricerche sulla Grotta degli Scogli Neri (Bric Tampa - Alpi Liguri), anno 1998 CAVALLO Carlo
• Notiziario C.A.I.-U.L.E.: Una risalita durata 15 anni, anno 1982 ESPOSITO Marco
• Rassegna speleologica Italiana: Le maggiori e più profonde cavità italiane, anno 1971 BADINI Giulio
• Notiziario Speleologico Ligure: Campo parascolastico Italo-Belga 1970, anno 1970 CACHIA Maurizio
• Notiziario Speleologico Ligure: Campo parascolastico Italo-Belga 1971, anno 1971CACHIA Maurizio
• Notiziario Speleologico Ligure: Idrogeologhia del futuro, anno 1975 CACHIA Maurizio
Inquadramento geografico
L’area carsica del Bric Tampa si estende su un territorio di circa 3 kmq sul versante idrografico destro del torrente Maremola, alle spalle di Pietra Ligure.
E’ caratterizzata da un massiccio montuoso che culmina con la doppia vetta del Bric Tampa (837.4m e 845.9m). Il Bric Tampa è il più meridionale dei rilievi che cingono la testata della Val Maremola a nord del Monte Carmo. La sua morfologia è fortemente asimmetrica raccordandosi a SW con la più pronunciata catena del Bric Aguzzo, mentre a NE i versanti precipitano ripidi verso la Val Maremola con pareti anche verticali. Le sorgenti più basse di tutto il sistema emergono nell’alveo del Maremola ad una quota di 260-280 m s.l.m. dando luogo ad un potenziale carsificabile teorico di circa 600 metri.
Non sono presenti centri abitati all’interno della perimetrazione dell’area carsica; un agglomerato di case, denominato Isallo, si trova a nord dell’area carsica nei pressi del torrente Maremola in corrispondenza della confluenza con il rio Stige, immissario di sponda destra.
Ad eccezione di alcuni sentieri, tutta l’area risulta priva di strade asfaltate.
Inquadramento geologico
L’area carsica in oggetto si sviluppa in grande prevalenza sui terreni appartenenti all’Unità tettonica di Monte Carmo.
La serie stratigrafica che caratterizza il massiccio carsico presenta un substrato Permo-Carbonifero costituito dai Porfiroidi del Melogno, dagli Scisti di Gorra e dalla Formazione di Eze seguito dalla Formazione di Monte Pianosa, dalle Quarziti di Ponte di Nava e dalle Peliti di Case Valmarenca che formano il substrato impermabile triassico della serie carbonatica soprastante.
Questa è costituita dalla Formazione triassica delle Dolomie di San Pietro dei Monti. All'interno della formazione si identificano un membro inferiore Anisico, più calcareo, indicato da alcuni autori come Formazione di Costa Losera, ed un membro superiore Ladinico, più francamente dolomitico.
La struttura geologica del Bric Tampa è piuttosto complicata a causa dell'interferenza di diverse strutture tettoniche che, in pratica, hanno generato una grande piega antiforme per cui affiorano due membri carbonatici sovrapposti separati da rocce impermeabili. Questa struttura condiziona la circolazione idrica sotterranea e la carsificazione; infatti, pur essendo il potenziale carsificabile teorico maggiore di 600 metri, la profondità massima raggiunta in grotta è intorno ai 200 m.
Il massiccio è attraversato da una grande faglia diretta, con rigetto superiore ai 200, che costituisce un elemento importantissimo dal punto di vista idrogeologico suddividendo il massiccio in due zone probabilmente indipendenti.
Nel settore centro-orientale del Brianzonese ligure, a cui appartiene il massiccio di Monte Carmo, si riconoscono sei principali unità tettoniche sovrapposte, di cui la cosiddetta Unità di Monte Carmo è la più profonda (Menardi Noguera, 1981).
L’Unità di Monte Carmo è caratterizzata (Vanossi, 1980) da un basamento paleozoico formato prevalentemente da metavulcaniti acide permiane (Porfiroidi del Melogno) e da una successione mesozoica costituita da quarziti bianche stratificate del Trias inferiore (Quarziti di Ponte di Nava), una potente sequenza calcareo-dolomitica di età anisico-ladinica (Dolomie di San Pietro dei Monti) e calcari marmorei attribuiti al Malm (Calcari di Val Tanarello).
Tale successione è esposta in cinque grandi affioramenti limitati da contatti tettonici, che individuano perciò i cinque elementi tettonici dell’Unità di Monte Carmo: l’Elemento del Bric Agnellino, l’Elemento del Monte Pianosa, la lama di San Michele, l’Elemento del Monte Ravinet e l’Elemento del Bric Tampa (Menardi Noguera, 1984). Quest’ultimo emerge in finestra tettonica da sotto ai porfiroidi dell’Unità di Mallare e confina ad W con l’Elemento del Bric Agnellino.
La struttura dell’Elemento del Bric Tampa è piuttosto complessa ed è stata descritta dettagliatamente da Menardi Noguera (1984). Sinteticamente esso può essere descritto come una cupola antiforme complessa, generatasi dall’interferenza di una grande piega antiforme coricata rovesciata verso nord ed una serie di pieghe trasversali a piano assiale verticale ed ampio raggio di curvatura fra cui domina una grande antiforme con piano assiale immergente a E-NE. Inoltre l’Elemento è attraversato da un denso reticolo di faglie e fratture fra cui spicca per importanza la faglia del Bric Tampa a direzione N-S, con labbro orientale ribassato e rigetto verticale di circa 150 metri. Tale faglia ha avuto un ruolo fondamentale nell’evoluzione carsica del massiccio influenzando in maniera lo sviluppo del carsismo sotterraneo.

Grotte conosciute in quest'area: 12


LI2263 RIPARO DEI CAMOSCI wgs84: 44.19405N 8.22135E Q.685
LI2262 BURANCO DEL PICCHIO wgs84: 44.19233N 8.21247E Q.805
LI1049 POZZO DIANA wgs84: 44.19582N 8.21726E Q.734
LI759 GROTTA RISORGENTE DELL' ARMANDO wgs84: 44.1904525N 8.2048822E Q.
LI93 GARBU DE CUNCHE wgs84: 44.1936309N 8.2250326E Q.481
LI1497 BURANDO DA PREVIA wgs84: 44.19274N 8.2041473E Q.
LI977 TANA SCOGLI GIALLI wgs84: 44.1945628N 8.2164737E Q.700
LI981 POZZO DELLA SCIMMIA wgs84: 44.1838368N 8.202966E Q.950
LI959 GROTTA DELLE SALAMANDRE wgs84: 44.1937349N 8.2086888E Q.470
LI957 POZZO DEL TAMPA wgs84: 44.1945661N 8.2156352E Q.750
LI958 GROTTA PRIMA DEL VALLONE DI SCOGLI NERI wgs84: 44.1906784N 8.2067527E Q.600
LI140 GARBO DE PREMUNEA wgs84: 44.1940132N 8.2269797E Q.230