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Tuesday 31 March 2015 - 21:41 alessandrovernassa View

Idversions
23102
Code
1784

DIACLASI DEL CHIAPPOZZO

Synonyms
GROTTA SUPPOSTA
Firstreference
BASTANTI P.F.
Regione
LIGURIA
Provincia
GE
Comune
GENOVA
Localita
M.CHIAPPOZZO, NE
Mount
CHIAPPOZZO
Areas
GE36 ALTA VAL GRAVEGLIA,GE36 ALTA VAL GRAVEGLIA
Dimensioni
Lenght total
93.3
Lenght planimetric
84.81
Lenght extension
53.4
Depth negative
15.4
Coordinates type
UTM ED50 32
Posizione ingresso
Latitude
4913820
Longitude
539070
Original coordinates type
CTR 1:10000 UTM
Elevation
1082.5
Elevation map
1083
Elevation gps
0
Riferimenti a censimenti speciali
Hydrology
only dripping
Practicability
PERICOLOSITÀ IMPREVEDIBILE % STAGIONALE
Associations
G.S.MARTEL
Description
La grotta si sviluppa lungo un sistema di fratture, talvolta beanti, già visibili all'esterno, in particolare sulla cima del monte Chiappozzo dove hanno direzione 262°N, immersione S ed inclinazione circa 400. Essa è caratterizzata da piccole sale e gallerie originate dal crollo degli strati caIcarei biancastri intercalati a straterelli argilloso-scistosi (che, al pto 2 risultano avere inclinazione di 40°, immersione W-SW e direzione 330-340° N) o dî parte di essi.
In base alla diffico1tà ed alla pericolosità della progressione, la grotta si può distinguere in tre parti principali:

1. agevole, moderatamente pericolosa

che si snoda tra il pto O ed il pto 3, dove la progressione è resa agevole date le dimensioni delle due salette e della galleria in discesa che le separa, e la lîmitata quantità di acqua che cola lungo le diffuse fratture del soffitto sulle pareti e che si infiltra in gran parte tra i massi (talvolta dî diversi metri cubi) che costituiscono il pavimento. Nella seconda saletta, alla base della parete S-SW, si apre un'apertura attraverso la quale si accede ad una galleria da percorrere dapprima in piedi e, successĭvamente, carponi, che si sviluppa tra blocchi di varie dimensioni (pti 16, 17, 18) in direzione S-SW; si può ipotizzare che tale galleria, ostruita da una frana di massi attraverso i quali filtra la luce esterna, poteva condurre ad un secondo ingresso, forse precedente a quello attuale che si trova quattro metri più in alto.
Proseguendo sempre verso l'interno della cavità, alIa base della parete N, si percorre una strettoia che conduce al pto 4;

2. ampia, mediamente pericolosa

che si sviluppa tra il pto 4 e il pto 6, dove si aprono la sala e la gallerie più ampie della grotta e dove, peraltro, comincia ad essere diffuso ed abbondante il fango che rende scivoloso l' avanzamento; in questo tratto, si aprono sul soffitto fratture beanti che isolano, talvolta, blocchi incombenti; tra il pto 6 ed il pto 7, si procede scegliendo il passaggio più basso, più agevole e meno fangoso, alto 2,20 m, e separato da quello superiore da un ammasso di blocchi
incastrati tra le pareti;

3. progressivamente più ridotta, da percolosa a molto pericolosa

che prosegue oltre il pto 7 fino ai pti 11 e 14, in corrispondenza dei quali si esaurisce la parte accessibile: in questo tratto, la presenza del fango rende pericolosa la progressione che procede attraverso gallerie e piccoli anri, dapprima in salita, poi subpianeggianti ed infine nuovamente in salita. Arrivati al pto 9, inizia un ramo che sale ripidamente per diversi metri dove non sono presenti appigli ed è stato, quindi, necessario l' impiego di 2 SPIT per la salita; questo ramo continua oltre un grosso masso, ma non è stato esplorato perchè tutto molto scivoloso, instabile e pericoloso. Procedendo ancora, si incontra un pozzetto che si approfondisce tra blocchi di discrete dimensioni, resi molto scivolosi dall' abbondante fango; superato il pto 10, si incontra una galleria che si percorre piuttosto comodamente e che finisce in una saletta resa impercorribile dalle ridotte dimensioni e dall'abbondante fango

Nel complesso, la grotta non risulta originata da speleogenesi, bensì dal progressivo crollo degli strati di roccia intensamente fratturati; le pareti ed il soffitto non risultano concrezionati o rivestiti di carbonato di calcio: la circolazione d' acqua e di fango, riscontrata durante la progressione, era dovuta all'intensa pioggia che si infiltra rapidamente attaverso le fratture,

Per le caratteristiche fin qui esposte, giudicheremmo la grotta molto pericolosa.
Itinerary
Passo del Biscia: lasciare la macchina vicino alla chiesetta, procedere dietro la stessa, imboccare il sentiero, (l'unico visibile) e seguirlo dopo avere superato i piani di Chiappozzo e colle Chiappozzo fino alla sua fine, alla base della vetta di monte Chiappozzo. Lasciato il sentiero, inerpicarsi verso la vetta sul versante S per circa 120 m: l'ingresso della grotta si apre in modo piuttosto evidente in prossimità di un ammasso di blocchi
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Nella seconda saletta, alla base della parete S-SW, si apre un'apertura attraverso la quale si accede ad una galleria da percorrere dapprima in piedi e, success\u012dvamente, carponi, che si sviluppa tra blocchi di varie dimensioni (pti 16, 17, 18) in direzione S-SW; si pu\u00f2 ipotizzare che tale galleria, ostruita da una frana di massi attraverso i quali filtra la luce esterna, poteva condurre ad un secondo ingresso, forse precedente a quello attuale che si trova quattro metri pi\u00f9 in alto.\r\nProseguendo sempre verso l'interno della cavit\u00e0, alIa base della parete N, si percorre una strettoia che conduce al pto 4;\r\n\r\n2. ampia, mediamente pericolosa\r\n\r\nche si sviluppa tra il pto 4 e il pto 6, dove si aprono la sala e la gallerie pi\u00f9 ampie della grotta e dove, peraltro, comincia ad essere diffuso ed abbondante il fango che rende scivoloso l' avanzamento; in questo tratto, si aprono sul soffitto fratture beanti che isolano, talvolta, blocchi incombenti; tra il pto 6 ed il pto 7, si procede scegliendo il passaggio pi\u00f9 basso, pi\u00f9 agevole e meno fangoso, alto 2,20 m, e separato da quello superiore da un ammasso di blocchi\r\nincastrati tra le pareti;\r\n\r\n3. progressivamente pi\u00f9 ridotta, da percolosa a molto pericolosa\r\n\r\nche prosegue oltre il pto 7 fino ai pti 11 e 14, in corrispondenza dei quali si esaurisce la parte accessibile: in questo tratto, la presenza del fango rende pericolosa la progressione che procede attraverso gallerie e piccoli anri, dapprima in salita, poi subpianeggianti ed infine nuovamente in salita. Arrivati al pto 9, inizia un ramo che sale ripidamente per diversi metri dove non sono presenti appigli ed \u00e8 stato, quindi, necessario l' impiego di 2 SPIT per la salita; questo ramo continua oltre un grosso masso, ma non \u00e8 stato esplorato perch\u00e8 tutto molto scivoloso, instabile e pericoloso. Procedendo ancora, si incontra un pozzetto che si approfondisce tra blocchi di discrete dimensioni, resi molto scivolosi dall' abbondante fango; superato il pto 10, si incontra una galleria che si percorre piuttosto comodamente e che finisce in una saletta resa impercorribile dalle ridotte dimensioni e dall'abbondante fango\r\n\r\nNel complesso, la grotta non risulta originata da speleogenesi, bens\u00ec dal progressivo crollo degli strati di roccia intensamente fratturati; le pareti ed il soffitto non risultano concrezionati o rivestiti di carbonato di calcio: la circolazione d' acqua e di fango, riscontrata durante la progressione, era dovuta all'intensa pioggia che si infiltra rapidamente attaverso le fratture,\r\n\r\nPer le caratteristiche fin qui esposte, giudicheremmo la grotta molto pericolosa.","ITINERARIO":"Passo del Biscia: lasciare la macchina vicino alla chiesetta, procedere dietro la stessa, imboccare il sentiero, (l'unico visibile) e seguirlo dopo avere superato i piani di Chiappozzo e colle Chiappozzo fino alla sua fine, alla base della vetta di monte Chiappozzo. 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Dati compilazione
Recordinsert
Username
admin
Userupdate
alessandrovernassa
Recordupdate
31/03/2015
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